Suo figlio Edoardo ha diretto il film “La vita davanti a se'” trasmesso su Netflix,e applaudito dalla critica internazionale.

“Il cinema è la mia vita”, “forse questo sara’ il mio ultimo film, ma senza il cinema non so vivere!” cosi si esprime la Loren, emozionatissima e visibilmente commossa sul palco del David di Donatello, stringendo la mano al figlio Edoardo.

Premiato come migliore attore protagonista Elio Germano, con il suo “Volevo solo nascondermi” di Giorgio Diritti, ha sbancato con sette statuette.

Inoltre troviamo Checco Zalone che soffia il premio alla Pausini, con la canzone “Immigrato” scritta con Antonio Iammarino nel film “Tolo tolo”.

Grande sconfitto ” Hammamet” di Gianni Amelio (protagonista il bravissimo Favino) che conquista solo il trucco (aveva 14 candidature).

Tra i momenti più suggestivi, quello davvero commovente della figlia giovanissima di Mattia Torre, Emma, che ricevendo il premio per la migliore sceneggiatura di “Figli” per il padre prematuramente scomparso, lo dedica alla mamma e al fratellino, tra la commozione di tutti e le lacrime di Valerio Mastrandrea, grande amico di Mattia e protagonista del film con Paola Cortellesi.

Infine, c’è stato l’omaggio a Gigi Proietti, una standing ovation, guidata dal suo amico e allievo Enrico Brignano e quello del figlio di Ennio Morricone, Andrea, al padre dirigendo dal Teatro dell’Opera brani da Nuovo Cinema Paradiso e C’era una volta in America.

Tra gli altri premi, Pietro Castellitto, miglior esordiente per “I predatori”.

La serata è stata condotta da Carlo Conti.