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Francesca e Syria : storia di d’amore e di coraggio

canale 5
In copertina- Immagine tratta da “Svegliati amore mio” film denuncia verso le problematiche sulla salute causate dalle acciaierie, con Sabrina Ferilli ed Ettore Bassi e con la regia di Simona Izzo e Ricky Tognazzi (Canale 5)

di Cinzia Santoro

Sospesa tra la scelta al diritto alla  salute e il diritto al lavoro, Taranto, esala gli ultimi respiri. Ma possiamo parlare di vita, in una terra violata da sessant’anni di politiche scellerate, dove il pane quotidiano è stato merce di scambio con inquinamento, deturpamento del territorio, malattie e morte?
Nel 2021 ha ancora senso parlare di diritto al lavoro mentre la città piange i suoi figli?
Il mostro, è lì, vetusto e ferito, oggetto di contraddizioni e messo in bella vista ora dal politico di turno ora dalle mille piccole manifestazioni dei lavoratori e dei cittadini. Una guerra tra gli ultimi.
Lavorano presso le Acciaierie di Italia, ex Acelor Mittal circa 8000 uomini. Complice il lockdown i vertici aziendali hanno messo in cassa integrazione altri operai e le condizioni di sicurezza all’interno dell’acciaieria preoccupano chi ancora  in quel posto si reca ogni giorno. L’indotto tanto edulcorato e sfruttato in termini di immagine non esiste più.
Sul molo si vende a nero, ragazzini di dieci, dodici e quindici anni puliscono e impacchettano per pochi euro cibo cancerogeno. Giovani uomini senza più sogni, bambine costrette a diventare donne prima del tempo, non realizzeranno mai il loro futuro.
La campagna in fiore in questo periodo, racconta anch’essa una storia di morte. Pascoli avvelenati, greggi sterminate, latte non commerciabile. Terreni ormai sterili, come sterili sono i pensieri dei tarantini, avviliti e sconfitti da uno stato assente e bugiardo.
In Italia ci sono circa 180mila tumori infantili l’anno. A Taranto il 30% in più della media nazionale.
A pagare un prezzo altissimo i più piccoli, dallo Studio Sentieri del Ministero della salute sull’inquinamento a Taranto ci arrivano dati sconfortanti:
+21% di mortalità infantile rispetto alla media regionale e +54% di tumori in bambini da 0 a 14 anni, +20% di eccesso di mortalità nel primo anno di vita e +45% di malattie iniziate già durante la gestazione.
I dati dell’Arpa raccontano la stessa storia, i valori di Pm10 e Pm 2.5 sono ampiamente superiori a quanto raccomandato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. Durante i Wind Days, giornate in cui il vento di Nord Ovest spira su Taranto a una velocità superiore 7, la concentrazione delle polveri sottili, di fatto il minerale ferroso ricopre interi quartieri, in particolare quelli prospicienti la zona siderurgica. “E colorare di rosso in palazzi non serve ad evitare la morte di tanti innocenti. Questo bisogna sottolinearlo” mi dice Mimmo, un giovanotto gentile pronto a scorrazzare con la sua motocicletta per le strade impolverate.
In questi giorni c’è stata una manifestazione delle mamme e donne contro l’inquinamento di Taranto, perché essere madre è un atto di amore e di vita. Una promessa fatta ai propri figli e che, se si nasce a Taranto diviene molto più ardua da realizzare. Incontriamo Francesca, una mamma e Syria, la sua bimba.

L’intervista

Chi è Syria? La sua nascita come ha cambiato la tua vita?

Syria è mia figlia, l’ho avuta in giovanissima età avevo 20 anni, la sua nascita mi ha portata a crescere con lei e anche prima del tempo. Non avrei mai potuto immaginare di poterla perdere, mai e tutt’ora faccio fatica perché non lo accetto.

Di cosa si è ammalata?

La mia piccola stella aveva un neuroblastoma al IV stadio amplificato.

C’è una correlazione tra il neuroblastoma e l’inquinamento?

Esiste la correlazione e le morti sono l’espressione di questa situazione. Nelle gravidanze di donne che vivono in zone altamente inquinate, oltre trecento sostanze inquinanti sono presenti già nel cordone ombelicale. Sostanze potenzialmente cancerogene vengono trasmesse anche con il latte materno: in particolare diossine, furani e Pcb.
Anche inalando le polveri minerarie si è esposti ad alto rischio cancerogeno.

Qual è un ricordo di Syria che vuoi condividere con noi?

Ricordo la forza che mi ha trasmesso durante la sua malattia, ricordo le promesse fatte, ricordo che sarebbe voluta diventare una dottoressa per poter curare e salvare i bimbi.

C’è un libro dedicato a Siria, di cosa si tratta?

“Syria la mia stella incantevole”, una storia vera d’amore e di coraggio di Simona Trivisani, parla del suo calvario, di tutto ciò che ha dovuto affrontare e per quello che l’età permetteva anche della sua consapevolezza. Non le ho mai detto bugie, ho cercato sempre in maniera adatta di spiegarle quanto accadeva. Si è ammalata all’età di un anno e mezzo ed è mancata a 4 anni.
Syria era molto precoce non le si poteva nascondere nulla, ho cercato fino all’ultimo di rispettare le sue volontà. L’ultimo desiderio era di non voler più interventi medici e farmacologici, così ho fatto nell’ultima notte dove poi lei è mancata.
Ho deciso di raccontare la sua storia perché possa essere per altri un testamento di consapevolezza di ciò che accade a causa dell’ inquinamento. Il ricavato della vendita del libro andrà in beneficenza alla
Fondazione Giorgio Di Ponzio. Credo tantissimo in questo progetto e non vedo l’ora, insieme agli altri genitori di poterne vedere la realizzazione completa.

Dal tuo dolore e da quello di tanti genitori nasce la Fondazione Giorgio di Ponzio. Qual è la mission e perché una Fondazione nel nostro territorio?

Faccio parte dei soci fondatori insieme a Carla Luccarelli che è il Presidente ed altri genitori tarantini. La mission è poter creare un polo oncologico pediatrico di ricerca a Taranto, perché purtroppo abbiamo nella nostra terra il maggior numero di bambini e ragazzi che si ammalano di tumore. Molti protocolli sono fermi a più di 20 anni fa e vorremmo attraverso la ricerca poterne studiare le cause sul territorio e offrire nuove terapie.

E sui social è attivo il gruppo Mamme e Donne tarantine contro l’inquinamento a Taranto. Come nasce l’idea?

Nasce da un idea mia e di Carla Luccarelli, abbiamo chiamato via social tutte le mamme e donne tarantine stanche del dramma ambientale che affligge la nostra città. Ed ha funzionato, siamo in 9000 più o meno!

Qual è il progetto del gruppo?

I progetti sono diversi, tra cui quello di creare una serie di iniziative di sensibilizzazione al problema dell’ inquinamento ambientale. Ora stiamo lavorando sulla formazione di un presidio permanente nelle giornate dell’undici, dodici e tredici maggio, quando il Consiglio di Stato deciderà le sorti dello stabilimento.

Il 13 maggio il Consiglio di Stato deciderà sul futuro di Acciaierie d’Italia? Cosa ti aspetti?

Si, il 13 maggio a Roma il Consiglio di Stato dovrebbe decidere le sorti dello stabilimento, ovviamente le nostre aspettative sono la chiusura totale degli impianti con reimpiego dei lavoratori per le opere di bonifica, staremo a vedere.

25 aprile 2021

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