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Presentato a Parco Domingo il racconto fotografico su Pisa “Con altri Occhi”

 

di Anna Materi

Venerdì 18 settembre presso quell’orto incantevole come un paradiso in terra che è Orto Domingo (Bari), è stato introdotto dalla dott. ssa Cristiano e presentato dalla professoressa Vetturi il libro “Con altri occhi” di Matteo Del Rosso e Donatella Puliga, Dedizioni editore 2020

Il libro è un racconto fotografico di Pisa al tempo del lockdown.

“La scelta del titolo, ‘Con altri occhi’, presuppone un mutamento di sguardo, un mutamento del pensiero” incomincia così a raccontare la nascita dell’idea la docente universitaria Donatella Puliga che di Matteo è grande amica e che lo ha accompagnato in questo viaggio per la città. “Abbiamo vissuto tutti momenti di grande angoscia -continua la Puliga – quasi che l’angoscia ci potesse togliere il fiato. Con Matteo abbiamo cominciato a porci delle domande, cosa possiamo trarre di buona da questa situazione, cosa è importante tanto da farne memoria e ricordare. Ricordare sì, perché la memoria è un motore potente per riportare nel cuore tutto ciò che è successo e tenerlo inciso dentro. Matteo lavora come fotografo presso l’Ufficio Stampa del Comune di Pisa, nel periodo di lockdown non ha potuto ovviamente lavorare e non ha visto i suoi amici”. Racconta Matteo “Durante la quarantena non ho avuto rapporti con gli altri, senza lavoro e senza sport.  Con Donatella abbiamo deciso di fotografare Pisa completamente deserta. La parola lockdown è brutta, non mi piace. Essere Down invece è una cosa bella perché si possono fare tante cose belle e io le ho fatte con Donatella. Siamo andati a Piazza dei Miracoli, Piazza dei Cavalieri, i lungarni, le chiese, gli stadi, i prati e Donatella mi ha aiutato a vedere Pisa con occhi diversi”. La delicatezza di Matteo, giovane uomo trentatreenne affetto da sindrome di Down, cattura il cuore oltre che l’attenzione. Antonio Giampietro, docente non vedente impegnato da anni nel sociale gli chiede cosa in quei momenti ha sentito nelle orecchie e cosa invece nel cuore “Mi è pesato molto vedere Pisa deserta, io amo vedere Pisa affollata” risponde Matteo. Le domande incalzano, la professoressa Vetturi chiede “Ci sono fotografie di fiori, prati. Ti piace la fotografia di soggetti naturali?” “Ho fotografato quei bellissimi fiori perché mi danno il senso della rinascita, di bellezza e speranza per la vita che continua”. Nasce spontaneo un caloroso applauso per la sincerità e la spontaneità di Matteo sempre serio, ma al contempo molto disponibile. Continua “Ringrazio l’Associazione delle persone Down perché per me questo libro parla di speranza. Prima le scuole erano chiuse, ora pian piano stanno riaprendo, potremo ancora stare insieme, sorridere con gli occhi e guardare al futuro. Il lockdown ci ha insegnato che dobbiamo pensare al futuro, non dobbiamo voltarci indietro, andrà tutto bene” e ancora una volta la commozione prende tutti noi che possiamo solo applaudire di fronte a tanta purezza di cuore.

Il ricavato andrà in parte devoluto alla Associazione Italiana Persone Down – AIPD sezione di Pisa.

Aver partecipato a tale incontro ti riempie di gioia e ti fa sentire ‘piccolo piccolo’. Ciao Matteo, buon giro per l’Italia a presentare il tuo capolavoro di vita. Noi rimaniamo qui, ci hai lasciato un bel po’ di risposte su cui riflettere.

19 settembre 2020

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