
L’undicesima edizione del festival dedicato al cinema si è inaugurato con una mostra al teatro Margherita dedicata al grande regista, Mario Monicelli (deceduto nel 2010), con le foto più famose dei suoi film. Una coda interminabile per osservare la dimostrazione del noto regista nonostante il caldo.
Nella piazza della Libertà, davanti alla Prefettura la sede della serata inaugurale e delle anteprime internazionali e nella quale è stata allestita un’arena all’ aperto per 715 spettatori che ovviamente si sono seduti con sedie alternate per le normative anti coronavirus.
La serata, introdotta dal direttore artistico, Felice Laudadio con il sindaco di Bari Antonio Decaro, si è aperta con le immagini in bianco e nero di Alberto Sordi, sul maxischermo e poi i videomessaggi di Pierfrancesco Favino, che ha vinto il Premio Vittorio Gassman come migliore attore protagonista e di Nicola Piovani, al quale è andato il premio Ennio Morricone per le migliori colonne sonore, rispettivamente per i film Hammamet e Il Traditore. Infine è stato consegnato il premio “Giuseppe Rotunno” per il miglior direttore della fotografia a Luan Amelio Ujkaj per Hammamet.
La serata si è conclusa con un tributo al maestro Ennio Morricone da poco scomparso, attraverso una serie di immagini e interviste rilasciate durante la scorsa edizione del Bif&st.
A causa della pandemia, non ci sono più le masterclass ma tanti film ed eventi dislocati tra il Castello Svevo, il teatro Margherita e il teatro Nicolò Piccinni.
E’ stato bello guardare il Margherita allestito esternamente coi loghi del Bif&st. E’ vero, siamo degli abitudinari noi che seguiamo la manifestazione dal primo anno ma è stata una sorpresa poter rivivere la cultura del cinema in un’altra dimensione. Il covid ha trasformato il mondo, le abitudini e le consuetudini, ha condizionato il mondo economico ma la cultura resta ed il cinema è cultura. Il Bif&st a Bari c’è!
23 agosto 2020