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Il Coronavirus si diffonde rapidamente ma la febbre del sabato sera non rispetta le regole

Clelia Conte

di Clelia Conte

8 marzo 2020 – Fino a ieri in Puglia salgono a 39 i casi positivi al Coronavirus. E’ stato comunicato dalla Regione nel bollettino del 20di sabato 7 marzo. Dei 92 tamponi effettuati nella giornata, 77 sono stati negativi e 15 positivi. In totale finora fra i 39 pazienti risultati positivi, tre sono deceduti. I casi positivi sono: 1 provincia di Bari; 1 provincia Bat; 3 provincia di Brindisi; 3 provincia di Lecce; 7 provincia di Foggia (tra questi il 79enne deceduto).

Antonio Decaro
Antonio Decaro

Allerta del Comune di Bari e di tutti quelli pugliesi ma nonostante le raccomandazioni del sindaco Antonio Decaro, le regole non vengono affatto rispettate soprattutto il sabato. Ieri sera in effetti ho fatto un giro per Bari in auto ed ho notato che tutti i locali, i pub e le pizzerie erano stracolme di gente: non è stata rispettata nessuna distanza ed i pub erano stracolmi dentro e fuori. I giovani e giovanissimi erano euforici come se esplodessero da una situazione di costrizione. Ora vorrei  che tutti i cittadini riflettessero. 

La Rai trasmette interviste a distanza senza pubblico e persino il segretario del PD, Nicola Zingaretti è risultato positivo al virus e positivo anche il tampone rilevato dalla sua segretaria. Ne vedremo ancora delle belle!

Secondo i comunicati di Medici senza Frontiere, il virus COVID-2019 è nuovo e c’è ancora molto da comprendere. In ogni modo, come per gli altri coronavirus, la modalità primaria di trasmissione sembrerebbe il contagio da tosse e starnuti. Per questo sono importanti misure di prevenzione come lavarsi le mani e, in caso di colpi di tosse o starnuti, coprirsi la bocca con fazzoletti usa e getta.

CHE COSA È QUESTA MALATTIA?

La malattia è causata da un virus, chiamato COVID-2019, scoperto a inizio gennaio in Cina e identificato come membro della famiglia dei coronavirus. Sembrerebbe trasmettersi tramite le goccioline di saliva diffuse da tosse e starnuti o tramite superfici infette che le persone toccano. Questo virus colpisce il sistema respiratorio. I sintomi principali includono debolezza generalizzata e febbre; tosse e, a volte, polmonite e difficoltà respiratorie negli stadi più avanzati.

COSA SAPPIAMO DI QUESTA MALATTIA?

Il virus è stato identificato all’inizio di gennaio da scienziati cinesi ed è ora chiamato SARS-CoV-2, a causa delle sue somiglianze con il virus che causa la SARS. Il nome della malattia causata da questo nuovo virus è COVID-19. I coronavirus sono una grande famiglia di virus, la maggior parte dei quali sono innocui per l’uomo. Quattro tipi sono noti per causare raffreddori, altri due tipi possono causare gravi infezioni polmonari (SARS e MERS) simili al Covid-19.

Come tutti i virus, la SARS-CoV-2 ha bisogno di cellule di esseri viventi per moltiplicarsi. Questo virus sembra colpire le cellule dei polmoni, ed probabilmente anche altre cellule del sistema respiratorio. Le cellule infettate dal virus producono più particelle di virus, che possono poi diffondersi ad altre persone attraverso colpi di tosse, per esempio.

QUANTO È PERICOLOSA?

La nostra comprensione del virus e della malattia è ancora in evoluzione. Molte persone contagiate dal virus non si ammaleranno gravemente. È anche possibile che alcuni non si ammalino affatto. Secondo le ultime stime, l’82% delle persone malate soffrirà solo di una forma lieve di malattia. Il 15% svilupperà una forma moderata e il 3% sarà gravemente malato.

La malattia sembra più pericolosa per gli anziani o per le persone che soffrono di altre infezioni o disturbi, come spesso accade con le malattie infettive. Più dell’80% delle persone che sono morte di Covid-19 avevano più di 60 anni, e più del 75% aveva patologie pregresse.

 

QUANTO È CONTAGIOSA?

La nostra conoscenza del virus è ancora in evoluzione. Sembrerebbe trasmettersi attraverso la tosse delle persone malate. Potrebbe essere possibile che il virus si trasmetta tramite persone infette senza sintomi, ma in questo caso si tratterà solo di una piccola minoranza dei contagi. Lo stesso vale per le feci delle persone infette.

Con quanta virulenza si trasmetta da una persona all’altra non è ancora pienamente compreso. Per questo motivo è molto difficile fare previsioni epidemiologiche.

QUALE È IL COLLEGAMENTO CON LA SARS/MERS?

La SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e la MERS (Middle Eastern Respiratory Syndrome) sono entrambe infezioni dell’apparato respiratorio causate da tipi di coronavirus (rispettivamente la SARS-CoV e MERS-CoV) geneticamente correlati al 2019-nCoV. La SARS è stata scoperta nel 2002 in Cina e da lì si è diffusa in altri paesi. Più di 8.000 persone si sono ammalate e 774 sono morte. Dal 2004 non è più stato registrato alcun nuovo caso di SARS.

Ricordiamo che il primo ad aver individuato sul campo il virus della SARS è stato l’infettivologo italiano Carlo Urbani, per un periodo nostro presidente, morto purtroppo per aver contratto il virus.

La MERS è stata scoperta nel 2012, quando un’epidemia è scoppiata in Arabia Saudita. Più di 1.200 persone si sono ammalate e 449 sono morte. La MERS continua a contagiare le persone ancora oggi soprattutto nei paesi del Medio Oriente.

COSA SI PUÒ FARE PER RISPONDERE ALL’EPIDEMIA?

Al momento, le autorità sanitarie stanno guidando la risposta all’epidemia attraverso diagnosi dell’infezione virale, trattamento dei pazienti, mappatura dei contatti e continuando a studiare la malattia per poterla comprendere al meglio. Poiché si tratta di un virus nuovo, ad oggi non esiste ancora un vaccino o un trattamento specifico (anche se esistono cure per trattarne i sintomi), e la comprensione del virus, così come della malattia, sono ancora in corso.

In generale, sappiamo che, nel caso di malattie respiratorie, è importante lavarsi le manicoprirsi la bocca per i colpi di tosse, evitare contatti ravvicinati con persone che mostrano sintomi di malattie respiratorie e informare un medico nel caso in cui ci si senta male. Rafforzare la conoscenza del virus e di queste misure di prevenzione è una componente chiave per limitarne la diffusione.

Ora, dopo il continuo martellamento dei Media mi chiedo quanto possa essere rispettato il nuovo decreto ministeriale firmato da Giuseppe Conte? Il documento, pubblicato in Gazzetta ufficiale, contiene provvedimenti più stringenti per contenere la diffusione del virus in Lombardia e in altre 14 province dove i contagi sono maggiori e una serie di altre disposizioni valide su tutto il territorio nazionale.

Noi di Gazzetta dal Tacco preghiamo tutti i cittadini di rispettare il prossimo e di seguire e considerare seriamente questo decreto ministeriale in nome della democrazia. 

Decreto Ministeriale

Giuseppe Conte

MISURE PER LA ZONA ARANCIONE (Articolo 1 del dpcm 8 marzo 2020)

Vietato entrare ed uscire

Vietati gli spostamenti in entrata e uscita dalla Lombardia e dalle 14 province interessate. Ci si potrà muovere soltanto per emergenze o “comprovate” esigenze lavorative, che dovranno però essere autorizzate dal prefetto. Divieto assoluto di mobilità per chi sia stato in quarantena.

Scuole chiuse fino al 3 aprile

L’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado, atenei e accademie e sospesa fino al 3 aprile.

Bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18

Il decreto introduce un arco orario di apertura consentita a servizi di ristorazione e bar, dalle 6 alle 18, sempreché il gestore sia in grado di rispettare “l’obbligo” di assicurare la distanza di sicurezza interpersonale nei locali, con la sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. È disposta, inoltre, la sospensione degli esami per la patente di guida.

Chiuse palestre e piscine. Deroga per partite a porte chiuse

Il decreto stabilisce inoltre la chiusura in Lombardia e nelle 14 province prima citate di tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere. Le competizioni sportive all’aperto sono ammesse solo a porte chiuse. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Le altre attività commerciali diverse dalla ristorazione potranno rimanere aperte a condizione che riescano a garantire la distanza di un metro fra i clienti. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Sospesi anche i concorsi.

Niente matrimoni né funerali. Chiusi cinema e teatri

Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

Anticipare le ferie

Qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodo di congedo ordinario o di ferie.

MISURE VALIDE NEL RESTO D’ITALIA (Articoli 2 e 3 del dpcm 8 marzo 2020)

Scuole chiuse fino al 15 marzo

L’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado e le università rimane sospesa fino al 15 marzo. Sospesi fino al 3 aprile i viaggi di istruzione e le gite scolastiche.

Chiusi cinema, teatri e musei

Per tutto il territorio nazionale, è disposta la sospensione di eventi cinematografici, teatrali, eventi e spettacoli di qualsiasi natura “svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato”. Sospesa l’apertura dei musei. Il Comune di Roma fa sapere di aver disposto la chiusura di tutti i musei, i teatri e tutti i luoghi e gli istituti della cultura. “Ricordiamo che rimarranno perciò chiusi anche il sistema dei musei civici, il palazzo delle esposizioni e anche la Casa del cinema come le biblioteche”, si legge in una nota del Campidoglio.

Chiusi pub, discoteche e bingo

Sono sospese le attività di pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

Bar e ristoranti, palestre e piscine aperti ma con obbligo di distanziare i clienti

I gestori di attività di ristorazione possono continuare a tenere i locali aperti, a condizione che garantiscano la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, pena sanzione in caso di violazione. Stesso discorso per palestre e piscine, che possono continuare a stare aperte a patto che i frequentatori siano distanziati gli uni dagli altri.

Limitare gli spostamenti

Fra le misure di prevenzione, all’art. 3 il punto C recita: “Si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari”.

Divieto di permanenza in sale di attesa pronto soccorso

Gli accompagnatori dei pazienti non possono permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorsi. Anche l’accesso di parenti e visitatori nelle strutture ospedaliere è limitato.

Divieto di mobilità per soggetti in quarantena

Anche nel resto d’Italia chi è in quarantena preventiva o sia risultato positivo al virus non può muoversi da casa.

Niente cerimonie civili e religiose, compresi i funerali

Anche su tutto il territorio nazionale sono sospesi matrimoni e funerali.

Sospesi congressi medici

Sono sospesi congressi, meeting ed eventi in cui è coinvolto il personale sanitario.

Colloqui telefonici o video nelle carceri

Il decreto prevede l’isolamento nelle carceri per detenuti sintomatici e dispone di svolgere i colloqui in modalità telefonica o video. Limitati i permessi e la libertà vigilata.

Anticipare le ferie

Come nella zona rossa anche nel resto d’Italia, qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodo di congedo ordinario o di ferie.

Trasporto pubblico e sanificazione dei mezzi

Le aziende di trasporto pubblico dovranno adottare interventi straordinari di disinfezione dei mezzi.

Comunicazione all’Asl se si proviene dall’estero

Chiunque rientri in Italia provenendo da Paesi a rischio epidemiologico deve comunicarlo all’Asl di competenza. I governatori di Toscana e molte regioni del Sud stanno

 SANZIONI

Il mancato rispetto delle disposizioni del decreto è punito ai sensi dell’articolo.650 del Codice penale, come previsto dal decreto legge del 23 febbraio scorso, ossia con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda.

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