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Il fantasma di Montedoro leggenda della Sposa infelice

Racconto di una legenda ambientata nella parte più antica del centro storico di Martina Franca

di Aldo Narcisi (Presidente dell’associazione culturale CASTRUM MARTINAE)

foto di Aldo Narcisi

 Questa è una storia che viene da un tempo lontano e racconta la storia di una giovane ragazza di nome Giacinta, unica figlia femmina di 8 fratelli appartenenti ad una povera famiglia di contadini che vivevano in un piccolo “Jòsë” ( piccolo monolocale) senza servizi igienici e né acqua corrente a Montedoro, un popolato rione del centro storico della Martina Franca del fine ’800.
Giacinta era una ragazza bellissima in ‘’età da marito’’ e, come spesso accadeva in quegli anni a tante sue coetanee, venne promessa in sposa da suo padre ad un uomo benestante ma più grande di lei. La povera fanciulla non lo conosceva, figuriamoci amava e né mai avrebbe potuto amarlo dato che il suo cuore palpitava solo per un giovane ragazzo che aveva conosciuto al pozzo sito lì vicino in vico Montedoro, dove ogni giorno Giacinta si recava a riempire l’acqua che serviva al fabbisogno giornaliero della sua povera famiglia.
Purtroppo, tristemente arrivò l’alba del fatidico giorno del suo (costretto) matrimonio e Giacinta, dopo l’ennesima lite con suo padre avvenuta la sera precedente dove si oppose ancora una volta con tutte le sue forze a quel matrimonio con un uomo che nemmeno amava, decise in quel freddo mattino di metà gennaio di scappare di casa.
Giacinta sparì per sempre e c’è chi giura di averla vista gettarsi in quel pozzo vestita con il suo abito da sposa, corpo che non fu mai rinvenuto.
Da quel giorno, nelle ore notturne per le vie di Montedoro, alcuni abitanti del rione giurano di essersi imbattuti nel fantasma della ragazza vestita di bianco con il volto coperto dal velo, segno che la sposa non era riuscita a convogliare a nozze, mentre altri raccontano di aver udito echeggiare, nei pressi del pozzo, un lamento che intonava un’antica melodia nuziale.
Come sempre si tratta di leggende o mezze verità, eppure tutt’oggi, alcuni abitanti del luogo, sostengono di averla intravista aggirarsi per le viuzze di Montedoro.
Se non altro, queste leggende mantengono vivo il ricordo di un amor negato, di una ragazza che ha lasciato (forse) troppo presto questa vita terrena.
Scritto da Aldo Narcisi

Storia tratta da un racconto della mia infanzia.
Ogni riferimento a cose, luoghi o persone è da ritenersi puramente casuale.

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