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  “La Bambola” di Patty Pravo, esiste ancora nel 2019?

 

di Romolo Ricapito

Sto ascoltando in televisione la canzone di Patty Pravo “La Bambola”.

Sull’onda di questo motivo storico, manifesto degli anni Sessanta, mi sono chiesto se esistano ancora le donne-bambole, ossia quelle trattate come oggetti dai propri partner.
Ritengo di no.
La canzone riportava il vissuto di quelle ragazze, probabilmente senza esperienza e dall’educazione un po’ repressa, che si facevano usare dal loro primo ragazzo o dal bellimbusto di turno e che le usava mettendole “tra le 10 bambole che non si usano più”.
Insomma il classico avventuriero, o playboy, che tratta l’altro sesso alla stregua dell’usa e getta.uomo con bambola
Adesso, nel 2019, l’evoluzione del costume ha determinato che la donna ha più
 strumenti per difendersi: la maggior parte del sesso femminile in età da lavoro ha un impiego e questo è già fondamentale sulla via dell’indipendenza, esiste il divorzio, al contrario dell’anno nel quale la canzone fu scritta, l’aborto legalizzato è legge e quant’altro.
Non c’è più il matrimonio riparatore e la figura del toy boy, il ragazzo che si accompagna a donne molto più grandi, pur se relegata principalmente al mondo dello spettacolo, è reale.
Ivana Trump col giovane Rossano Rubicondi

Insomma in questo caso si parla di “bamboli”, perché l’emancipazione femminile porta anche a donne predominanti che possono comportarsi nella maniera “sovranista” propria degli uomini di un tempo.

Archiviata dunque definitivamente La Bambola, non come canzone, sempre bellissima da riascoltare, ma come figura antiquata di donna, mi interrogherei sulla crisi d’identità maschile, che non potendo raffrontarsi più con  donne sottomesse  arriva a usare la violenza per tenere legate a se le sue partner ufficiali come mogli e fidanzate.
Trattasi di una metastasi da combattere sul profilo culturale educando i sessi a una maggiore tolleranza reciproca, ma occorre anche non riporre nei sentimenti e nell’amore l’unica forma di realizzazione possibile, per una corretta crescita culturale.
27 luglio 2019

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