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Giordano Bruno Guerri al Libro Possibile: “Fiume non fu un’impresa fascista”

 

di Romolo Ricapito

DISOBBEDISCOPresentato nel corso del Libro Possibile 2019 il libro Disobbedisco-Cinquecento Giorni di Rivoluzione-Fiume 1919-1920 di Giordano Bruno Guerri, Mondadori, euro 28.

Secondo lo storico, “quasi non sappiamo cos’è Fiume e colleghiamo D’Annunzio alla nascita del fascismo, ma è un’idea sbagliata”.
Gabriele D’Annunzio è un intellettuale  diverso dall’immaginario collettivo, che vuole il poeta triste e malinconico, morto giovane, gobbo (come Leopardi) o debole come Pascoli, vissuto con la sorella Mariù che lo isolava dalle donne.
Tutti i giornali di Parigi parlarono della morte di D’Annunzio nel 1938.
Egli realizzò i suoi sogni e fece sognare.
Il suo romanzo Il Piacere fu un successo mondiale, apprezzato tra gli altri da Proust.
Va attivata una modernizzazione di D’Annunzio che fu eroe di guerra recandosi in battaglia a 52 anni.
Si preoccupò della liberazione di Trento e delle terre irredente.
A Fiume l’Italia vinse la guerra ma fu una vittoria mutilata, perché non vennero restituiti tutti i suoi territori.
Alla Francia interessava Fiume indipendente per farne un porto per l’Oriente.
D’Annunzio arrivò a Fiume alla testa delle truppe con la sua Fiat T4  nel 1919, automobile che possedeva solo il Re.
Il generale Emanuele Pittaluga lo aspetta ma dice: non potete entrare.
Il poeta apre la giubba col petto coperto di medaglie invocando uno sparo.
Questa rivoluzione partì da propositi nazionalistici e irredentisti. Essa convogliò anarchici, comunisti, fascisti , futuristi e avventurieri.
E’ una rivoluzione da “esportare ” in Italia e D’Annunzio gliela dà.
Assediata da 3 mila soldati, a Fiume  si fa festa.
il Vate scrive la Carta del Carnaro che è una Costituzione avveniristica. Le donne possono votare ed essere elette, fare pure il servizio militare!
Invoca la democrazia diretta,  la rappresentanza di studenti nei consigli scolastici, la rappresentanza dei  lavoratori nelle fabbriche.
Crea inoltre la Lega dei Popoli Oppressi, che comprende i Paesi colonizzati come l’India e l’Egitto ma anche i “negri” d’America .
Riforma l’Esercito abolendo i gradi militari.
E’ fascismo questo? Si interroga  l’autore.
Bruno Guerri  dunque propone una visione dannunziana nuova e lontana da dicerie e “calunnie”.
Perché tutti pensano che Fiume fu un’impresa fascista? Mussolini contava pochissimo. Anzi, D’Annunzio inventa modi e mode dei quali il Duce si impossessa durante la sua dittatura.
Il Vate creò il dialogo dal balcone, poi  leit motiv di Mussolini.
Ma lo stesso  Mussolini tramandò che la presa di Fiume fosse un’impresa fascista.
L’italia democratica e repubblicana ha accettato dunque la versione del Duce.
D’annunzio creò l’Ufficio Falsi al palazzo del Governo che produceva documenti falsi.
Tali fake news servivano agli Uscocchi di d’Annunzio a legittimare la salita su navi come il piroscafo Cogne carica di orologi svizzeri e automobili e a chiedere un “riscatto” di 12 milioni a fronte di un valore intrinseco di 200 milioni, dopo avere diretto la stessa nave a Fiume.
Con gli Uscocchi un ragazzo di 17 anni, Ettore Muti, detto Gim dagli occhi verdi.
Diventerà segretario del Partito Nazionale Fascista.
Capitan Magro” morì invece alle Fosse Ardeatine ucciso dai nazisti.
Da ricordare anche la figura di Guido Keller, aviatore ed eroe della Seconda Guerra Mondiale di famiglia svizzera, gay dichiarato e fidanzato con Giovanni Comisso.
Fu un vegano, nudista, girava con un’aquila sulla spalla e volò su Roma per gettare un vaso da notte su Montecitorio.
Diventa capo della guardia del corpo di D’Annunzio e ideò la rivista Yoga che anticipa la cultura della Beat generation. Muore giovane in un incidente stradale.
A Fiume arrivarono Marinetti e poi Marconi, per l’installazione della prima radio-trasmittente, quindi Toscanini.
Il libro scritto da Giordano  Bruno Guerri è stato realizzato consultando l’archivio fiumano del Vittoriale.
07 luglio 2019

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