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Edoardo Vianello: “dondolio” eterno

 

di Romolo Ricapito

Edoardo Vianello, i cui 80 anni sono stati celebrati con molto rilievo sui tg nazionali, è meritatamente al centro dell’attenzione.

EDOARDO VIANELLO

In primo luogo perché è l’unico cantautore italiano le cui canzoni sono conosciute da tutti, anche per i versi allegri e originali.

Pur non  avendo pretese di essere impegnato, la cui patente equivale spesso anche all’essere autoreferenziale e saccente, Vianello ha valorizzato il disimpegno, abbinandolo a tematiche vacanziere in un periodo (quello del boom economico degli anni Sessanta) che non si è più ripetuto.
E così ad oltre cinquant’anni di distanza dai suoi primi grandi successi, Edoardo Vianello rappresenta ancora un  valore aggiunto anche perché brani come Pinne, Fucile ed Occhiali si adattano a ogni stagione, venendo continuamente riproposti, in particolare d’estate, senza che passino mai di moda, al contrario di sopravvalutate hit di Sanremo, che a pochi mesi vengono dimenticate da tutti.

Canzoni come “Guarda come dondolo” sono state poi subito utilizzate come colonna sonora di film mitici come Il Sorpasso, ambientato e girato nell’estate del 1962.

Edoardo Vianello ai tempi d’oro
Le tematiche di quel film, apparentemente scanzonato e divertente  nella prima parte, si univano a una critica della società del  benessere,che comprendeva al suo interno oltre al godimento di beni e comodità, anche aspetti piuttosto inquietanti, riferibili alla spacconeria e alla superficialità di alcuni personaggi tipici di quel periodo e che sarebbero presto stati messi alla berlina anche da Alberto Sordi.
25 giugno 2018

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