di Clelia Conte

E da tanto tempo che volevo far luce su ciò che accade sui programmi Rai e le fiction. Vorrei analizzare alcune scene che vengono tranquillamente trasmesse anche in prima serata gli ultimi due giorni.  Ieri, il commissario Montalbano che sembra un film per tutte le famiglie ma che tratta sempre temi passionali dove le “fimmine” appaiono come stupide prostitute o “poco di buono”. Sono storie maschiliste al massimo, tanto che lunedì a un certo punto si è vista una scena di sesso nel quale la donna era totalmente nuda e in seguito viene volgarmente e violentemente strangolata nel letto dei peccatori. Il compagno viene semplicemente “sparato alla nuca”. Ora il pacioccone, buon e familiare film del Commissario, si trasforma in un atto violento con scene non adatte a tutti: così anche per molti episodi già trasmessi: ORA BASTA! Camilleri è vecchio e ha una mentalità passata e maschilista al top! E’ diseducativo perché la donna è oggetto.

Sempre su Rai Uno, questa sera c’era la storia del grande De André interpretato da Luca Marinelli: il protagonista, cioé il cantautore nella fiction, mi pareva un grande ubriacone! Non mi è piaciuta l’immagine che hanno dato di lui nella prima parte del film! Mi è crollato un mito e la stima nei suoi riguardi. Va con le prostitute e fa sesso con le altre donne.  Il regista se facesse immaginare invece di mostrare seni e corpi femminili, in prima serata, forse sarebbe meglio: vi assicuro che la maggior parte delle famiglie italiane non amano determinate scene sexi (Inutili). Questo perché ci si trova inevitabilmente davanti a imbarazzanti presenze di parenti e ragazzini che reagiscono in modi differenti. Le scene di sesso possono essere girate in modo raffinato senza mostrare o far sentire sospiri hard! I registi producessero altri tipi di film.

Non dite che siamo puritani perché non è così e ve lo assicuro. Quelli di Rai non comprendono i disagi delle persone che si affidano a loro ed alla qualità del servizio: “ma noi paghiamo il canone!” e se lo paghiamo vogliamo stare sereni davanti al teleschermo, anche se ogni tanto si può accettare la vista di qualche persona inquietante come l’uomo sberleffato da Cetola Qualunque.

13 febbraio 2018