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Generazione “eskere”: cambia il modo di comunicare e di comportamento

Mauro Chirizzidi Mauro Antonio Chirizzi

Le generazioni si susseguono e con loro i cambiamenti, non solo di comportamento, ma anche di lessico; entrano nel vocabolario termini di linguaggio in rete e nascono fenomeni comunicativi come i cosiddetti “web-influenzer”.

Tra tutti mi ha colpito il termine “Eskere”, abbreviazione della frase “Let’s get it”, che significa “facciamoli” riferendosi ai soldi o a grosse quantita’ di droga.

Ovviamente tale “contaminazione” generazionale proviene dagli Usa ed esattamente da uno stile musicale di RAP chiamato TRAP.

“Eskere” é diventata virale grazie a un video nel quale, il giovanissimo trapper statunitense Lil Pump ( nato nel 2000..) , in macchina con amici e colleghi, inizia a sparare colpi di pistola fuori dal finestrino urlando in seguito una lunga serie di “Eskere”.

Generazione “2000”, tristemente appartenente anche  a Pamela Mastropietro, vittima a Macerata di un orrendo omicidio ad opera di una banda di spacciatori nigeriani.

Pamela Mastropietro, la 18enne allontanatasi volontariamente il 29 gennaio dalla comunità.

La ragazza era entrata in una comunità di recupero da cui però si è poi allontanata volontariamente così come era entrata ; il suo malessere lo evidenziava sui social , come oggi avviene per molti ragazzi della sua età .

Pamela aveva probabilmente un malessere dettato da una famiglia in cui l’unico genitore era la madre; aveva un fidanzatino con anche tanti sogni nel cassetto ma la nota più accentuata era la tristezza e il dolore.  Ella scriveva infatti :” “Tutti dipendiamo da qualcosa che ci fa dimenticare il dolore”. Quale intervento v’è stato per evitare che la catena di vizio potesse accompagnare la sua fragile quotidianità? Una ragazza di 18 anni che posta, nel suo account social,  foto con sigarette, bottiglie di superalcolici e accendino certo non poteva evocare certamente una vita sportiva e sana, ma nessuno si è fatto specie fino al suo triste epilogo.

Ritorniamo sul movimento della generazione 2000 e chiediamoci da dove viene questo costume? Ovviamente dai movimenti musicali e sociali degli Stati Uniti; prima il cosiddetto Rap con sfide tra Rappers poi oggi con il Trap che esprime una cultura ultramaterialista che definirei quella delle “Gucci gang ”  basata sul principio “del tutto e subito”.

In Italia  questo movimento è ormai virale  trovando in “Bello Figo” o la “dark polo gang” gli interpreti più noti ; essi nei loro testi parlano di soldi, armi, Bentley , Gucci e lusso con slogan del tipo :”triplo sette su ogni cosa ” ovvero tutto al massimo e subito!

Tutto ciò in mancanza di una struttura ideologica di riferimento che faccia da contrappeso, ma anche e soprattutto senza alcun controllo da parte genitoriale, rende la “generazione 2000” particolarmente vulnerabile! Ragazzi apparentemente in piena salute, con una grande attenzione per la estetica, si dimostrano particolarmente fragili di fronte alla crudeltà della vita e dei suoi fenomeni sociopolitici rimanendovi talvolta “triturati”.  Sempre più giovani nel fine settimana si ubriacano o usano droghe: A Bolzano nell’ultimo fine settimana venti ragazzi appena adolescenti sono stati ricoverati in Ospedale in stato di “coma etilico”, ma nel frattempo tutto va avanti con adulto distacco. Purtroppo infatti nel nostro paese si fuma nelle scuole fin da quelle primarie  con esempi dati da insegnanti fumatori, come anche istruttori tabagisti presente nelle giovanili e questo in  qualsivoglia attività sportiva . La cultura della Cannabis e del libero uso delle droghe ha nella sostanza conquistato una grande fetta della società e la generazione del 2000 risulta essere figlia senza tutela rispetto a tale cultura .

Tra le assuefazioni la  più pericolosa a mio avviso è la adulta “indifferenza “; tutto il sistema fin dalle sue strutture valore come la famiglia e  le scuole primarie non si accorgono del malessere e dei disagi che questi nostri ragazzi esprimono .

Nessuna considerazione per la loro condizione di figli di “non-famiglie” spesso espressione di una conflittualità di coppia sempre più esasperata.

Il web raccoglie questi segnali nei video che la generazione 2000 inviano come i messaggi delle bottiglie lanciate dai superstiti di un naufragio, ma senza controllo ne prevenzione ciò risulta particolarmente rischioso  e  la prevenzione, sappiamo bene che  lungi dal censurare, ha il dovere di informare, ma ancora prima di sentire i segnali di malessere generazionale.

Udine 13/02/2018

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