«Il Bilancio di Previsione 2018-2020 è stato redatto sulla falsa riga di quello dello scorso anno e abbiamo deciso di approvarlo a dicembre per dare subito la possibilità alle varie aree organizzative di operare in un anno particolare come il 2018 in cui la città sarà chiamata al rinnovo degli organi istituzionali. Le critiche giunte dai sindacati quest’anno non mi sembra di averle lette lo scorso anno». Ad affermarlo è il Sindaco di Monopoli Emilio Romani.

«La richiesta di diminuzione dell’addizionale Irpef e parallelo innalzamento della soglia di esenzione per arrivare ad un ampliamento delle fasce Isee utili per i godimento di benefici diretti o agevolazioni sui servizi comunali appare condivisibile ma il Comune di Monopoli sta vivendo un particolare momento storico nel corso del quale sono stati attivati due contenitori culturali quali il teatro Radar e la biblioteca Rendella. Inoltre, sta finendo la fase transitoria dell’applicazione del fondo crediti di dubbia esigibilità che, in sostanza, si traduce in sempre maggiori accantonamenti di entrate. In questo contesto gli uffici finanziari ritengono azzardato pensare a variazioni se non dopo avere individuato spese di bilancio da abbassare per pari importo», continua Romani.

«In merito ai controlli contro l’evasione, forse ci si dimentica che sono già stati stipulati con la Guardia di Finanza accordi per il recupero dell’evasione. Inoltre, delle fasi di accertamento dell’evasione fiscale erariale se ne sta occupando la società appaltatrice del servizio tributi minori, sulla base di una precisa clausola contrattuale», precisa il Sindaco. Che conclude: «Ho incontrato i sindacati due mesi fa, prima dell’approvazione del bilancio, e avevamo concordato la stipula di un protocollo d’intesa che accogliesse i loro suggerimenti. Ma eravamo d’accordo che sarebbe stato un punto di partenza per l’amministrazione che verrà. Mi spiace constatare che gli accordi presi verbalmente, oggi siano considerati come disinteresse da parte di questa amministrazione. Probabilmente l’aria di elezioni comincia a farsi sentire».

1 febbraio 2018