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Brigitte Bardot: dalla Francia con furore. Ora è la castigamatti delle presunte “molestate”

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di Romolo Ricapito

Tanto tuonò che piovve.

Era logico che dopo tante e troppe denunce di attrici molestate (o che dicono di esserlo state da registi e produttori e che si  svegliano addirittura dopo decenni;
dopo, addirittura, che un regista italiano quasi novantacinquenne viene accusato dopo oltre venticinque anni  di molestie da parte del primo attore di un suo film.
Brigitte Bardot a Cannes nel 1955

E dopo infine che ridicolmente viene  riassegnato- in fretta  e furia-   il ruolo di Getty senior per realizzare e replicare con  un nuovo attore  (e in soli venti giorni!)  la parte dell’attore accusato di molestie la cui faccia deve scomparire dal grande schermo, anche se il film  era stato ufficialmente  ultimato.

Dopo che il mondo del cinema americano è in ginocchio con produttori che hanno paura di assumere attrici per le parti principali, chissà che poi un giorno non protestino per qualsiasi cosa.
Brigitte Bardot, dalla Francia, lancia una sorta di molotov mediatica. “Ci sono molte attrici che fanno le civette con i produttori per avere un ruolo. Poi raccontano di essere state molestate etc”.
L’altra faccia di mezzanotte, insomma.
Credo che le affermazioni  di B.B. piuttosto forti, siano giustificate dallo strapotere delle dichiarazioni originarie di “molestie”  che, troppo tardive, generalizzate e diventate ormai centinaia, invece che andare contro le molestie documentabili provocano insofferenza e alla fine indifferenza nel pubblico, in quanto poi “ricorrono” nell’ambito di un mondo dorato, lontano dalla realtà popolare.
Da qui la presa di posizione di alcune donne che svolgono mestieri nella società civile e  purtroppo non sono star; e che lamentano di non avere lo stesso potere e la credibilità di attrici pagatissime per potere denunciare i loro superiori.
Esse, volendo ribellarsi a molestie sul lavoro, magari umile e sottopagato, hanno più difficoltà di alcune attrici smemorate e va detto anche, in alcuni casi, ormai dimenticate che ritornano alla ribalta denunciando molestie preistoriche.
Brigitte  Bardot, un sex symbol del passato e che rifiutò prima dei 40 anni di continuare a recitare, nonostante le continue offerte  ricevute dopo il ritiro ufficiale, ci dà un’altra interpretazione di una realtà che stava assumendo i contorni di un’esagerazione.
Le attrici civette per ottenere una parte esistono, figuriamoci. E sono tante.
Anch’esse contribuiscono allo scadimento di un mondo artistico che è lontano da quello dei comuni mortali.

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