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  Romolo Ricapito scrive a Milva: nessuno ti ha dimenticato, ora sali su quel palco di Sanremo e nobilitalo ritirando il premio che ti è dovuto

Milva
di Romolo Ricapito

Cara Milva,

non si placa il dibattito che è stato generato dalla proposta di Cristiano Malgioglio al fine di consegnarti un Premio alla Carriera durante il 68mo Festival di Sanremo, il prossimo, quello “ideato” da Claudio Baglioni.
Ho assistito durante La Vita in Diretta a un talk show con oggetto la tua persona, il tuo talento.
Ognuno esprimeva la propria idea.
Il giornalista Dario Salvatori ha sostenuto  l’opinione che tu, diventata troppo sofisticata dopo che assurgesti  a musa di Bertolt Brecht e Giorgio Strehler, deviasti  dal  percorso canonico delle cantanti pop per diventare una sorta di icona degli intellettuali.
Rita Dalla Chiesa addirittura ha detto che tu non sei stata veramente una cantante di musica leggera, ossia pop.
Tua figlia Martina Corgnati, in collegamento da casa, ha contestato benevolmente il giudizio della Dalla Chiesa, sostenendo giustamente che tu sei stata invece a pieno titolo una regina del pop.
Sorvolando su chiacchiere e chiacchiericci e accantonando anche l’ingeneroso giudizio di tua figlia Martina riportato da “Oggi“(gli italiani hanno la memoria corta, hanno dimenticato mia madre etc) giudizio per fortuna nostra rettificato proprio durante La Vita in diretta dalla stessa Corgnati, vorrei dirti quanto segue.
La proposta di Malgioglio ti ha riportato meritatamente alla ribalta.
Quella ribalta che ti  sei   negata da sette anni a questa parte quando, con un avviso sul tuo sito web, spiegasti le ragioni del tuo saluto, definitivo, dovuto a ragioni di salute.
Allora: la proposta di premiarti è diventata una sorta di supplica, con una signora dal nome straniero che invita a firmare petizioni e ad iscriversi a Twitter per aderire all’appello del premio alla carriera.
Così come è manifestata, o organizzata questa cosa qui, mi sembra quasi  una sorta di ultimatum per la raccolta sangue per popolazioni ferite da inondazioni o terremoti.
Secondo me tutto questo non serve a te, alla tua statura artistica.
E’ vero che, come ha detto Martina, la gente bada molto al presente, aderendo a modelli di attualità proposti dalle tv, dal web.
Modelli che si distanziano dal talento e aderiscono principalmente al vuoto.
Ma che cosa possiamo farci?
Anche Sanremo, al quale tu hai partecipato ben  15 volte, nove delle quali consecutive, ha perso da decenni il fascino del film in bianco e nero per diventare una sorta di sagra a volte volgare  in technicolor : nel tempo le esibizioni dei cantanti sono state soppiantate da quelle di comici, improbabili soubrette, cantanti di passaggio e presentatori accentratori.
Adesso è l’ora di tirare le somme. Premio o no, per me resti preziosa e inarrivabile.
A 17 anni in piena era disco iniziai a seguirti speditamente, intrigato dalla copertina di un tuo album sulla quale sfoggiavi scarpe da tennis, jeans e chioma rossa.
L’anno dopo ti scrissi facendoti i complimenti per una serie di cose che non sto qui a ricordare; quindici giorni dopo mi inviasti da casa tua delle bellissime foto con dedica.
Alcune tue canzoni che non tutti conoscono come Un Pomeriggio e 1/2 e A Cosa Pensi sono degli autentici capolavori e Mina se le sogna.
Etc etc..
Ti auguro di vincere comunque il Premio alla Carriera, se questo può soddisfare il tuo ritiro rendendolo più lieve, o allegro.
Ma soprattutto mi aspetto che tu salga su quel dannato palco di Sanremo per impreziosirlo con la tua classe, ritirando quanto ti è dovuto.
15 gennaio 2018

2 thoughts on “  Romolo Ricapito scrive a Milva: nessuno ti ha dimenticato, ora sali su quel palco di Sanremo e nobilitalo ritirando il premio che ti è dovuto

  1. Articolo interessante, per certi versi controcorrente ma in realtà un vero tributo a Milva, a mio avviso la più grande artista italiana. Icona di bellezza, stile, eleganza, cultura e fascino scenico. Le altri grandi che in Italia sono certamente Mina e Vanoni non hanno mai avuto la stessa poliedricità, specie MIna che pur eccezionale vocalmente non è mai stata capace di andare oltre la musica leggera.
    Io, da ammiratore di Milva sin da bambino, spero davvero in questo premio e cosa sarebbe vederla ritirare personalmente il premio!!!

  2. Se non darlo a MIlva a chi darlo il premio alla carriera? da anni avrebbero dovuto consegnarglielo. Milva è a mio avviso la massima esponente della poliedricità artistica in Italia. Un onore italiano nel mondo.

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