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L’ARTICOLO DELLO SCANDALO-Facebook censura un articolo di Gazzettadaltacco considerato sconcio

di Clelia Conte

12 gennaio 2018

 Apprezzabile l’impegno di Facebook di rimuovere le immagini di nudo, sono d’accordo ma la storia non si cancella e ciò che è di dominio pubblico non si può spolverare. Cicciolina si è messa nuda in parlamento senza nessun pudore e davanti a Montecitorio si faceva toccare da tutti.

E’ scandaloso che facebook mi abbia rimosso questo articolo sottostante solo perchè il manifesto in questione, con protagonista Marina Ripa di Meana, sia stato considerato un nudo con riferimenti sessuali!

Forse non sanno che questa è una pubblicità che fa parte della storia che è un’immagine alla mercé di tutti e che il contenuto è un messaggio forte. Inoltre è una performance artistica. Il MIO, è solo un articolo di un giornale che parla di un personaggio famoso. Se viaggiamo su fb ci sono immagini ben più volgari che non vengono mai rimosse.Tutto ciò è inammissibile e denota ignoranza. Facebook deve imparare a distinguere la volgarità dalle immagini che hanno una storia, un significato e che esprimono un messaggio in modo artistico e contemporaneo.

Ecco l’articolo dello scandalo:

 

MARINA RIPA DI MEANA: Gli scandali a fin di bene

di Clelia Conte

ultima apparizione in tvNel 1998 andai a vivere a Roma e lavoravo presso l’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo. La mia postazione era nel piano sottostante ove c’era la biblioteca e alcuni uffici vicino alla sala conferenze. Accanto a me c’era la stanza dell’europarlamentare ex ministro Enrico Ferrri che era di una simpatia e spontaneità esagerata! Subito dopo, la stanza dell’europarlamentare dei verdi Carlo Ripa di Meana, raffinato signore dotato di modestia e grande disponibilità verso tutti. Mi chiedevo come potesse un personaggio come lui convivere con una signora cosi esplosiva egocentrica ed esibizionista come Marina. All’epoca non mi stava molto simpatica, anzi per nulla. La incontravo spesso nei pressi di piazza di Spagna che percorrevo quasi tutti i giorni. Era sempre vestita un po’ stravagante anche se tendeva a mantenere una raffinatezza forzata. Venni a sapere da loro amici con i quali si frequentavano, che Carlo, vedesse in lei una persona piena di vita e che lo divertisse: erano come “il diavolo e l’acqua santa”. In effetti i poli opposti si attraggono e il risultato è quello di un matrimonio d’amore duraturo e mandato avanti con intelligenza.

Un giorno, di mattina presto vidi che degli omini si davano da fare a togliere dei manifesti pubblicitari. Erano stati censurati! Così mi recai come ogni giorno a lavoro (mi affrettavo ad arrivare un po’ prima perché c’era da sistemare la rassegna stampa da inviare a Srasburgo, Bruxselles e Lussemburgo col Fax ed entro mezzogiorno!). Quando arrivai negli uffici, mi dissero che i manifesti che avevano censurato erano di Marina Ripa di Meana e che contestava le pellicce. Nell’immagine lei era completamente nuda ed affianco la scritta “L’UNICA PELLICCIA CHE NON MI VERGOGNO D’INDOSSARE!” e cioè il triangolo là dove non batte il sole che a quei tempi ancora non si depilava!

Ci chiedevamo cosa ne pensasse Carlo di questa esibizione scandalosa. La tentazione di domandarglielo era forte ma non ne ho mai avuto il coraggio. Ero giovane vivace ma non avevo ancora una faccia tosta e infatti in seguito mi sono pentita di non averlo fatto. Lui si comportava come se niente fosse.

Marina era portata a fare certe esibizioni in effetti perciò era diventata famosa. Dopo aver visto i suoi ultimi interventi in TV , ho appreso che lei, attraverso la lunga malattia aveva capito la vita era maturata ed era diventata grande.

9 gennaio 2018

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