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Bari: Offesa la dignità di una sconosciuta badante. Sotto il suo annuncio, una scritta indegna e offensiva

di Romolo Ricapito
Sono rimasto colpito da un foglio di carta bianca  appiccicato con lo  scotch su di  un muro nei pressi di un noto cinema molto frequentato di centro città, a Bari

Il foglio voleva essere un cartello di richiesta- lavoro.
La scrittura in stampatello e il contenuto richiamavano la serietà della richiesta: una donna, sconosciuta, si offriva come badante, mattina e sera.
Erano indicate le competenze, il numero di cellulare etc.
Alla fine di tutto, la dicitura ” no, perditempo, no uomini” indicava che non si desideravano equivoci di sorta.
Capita spesso che su questo tipo di annunci, magari pubblicati sugli  allegati dei quotidiani, germini la fantasia “perversa” di certi maschi che, con la scusa di un servizio offerto  ne richiedano altri, diciamo così più personali.
Insomma si entra nel campo delle molestie.
Orbene, leggendo la scrittura, seria e forbita, ho avuto l’dea di una badante straniera che magari  si fosse fatta aiutare da qualche nostro connazionale nella stesura dell’annuncio. O magari un’italiana disoccupata alla ricerca spasmodica di un’occupazione.
Dell’annuncio  colpiva anche, oltre alla semplicità di come era stato ideato (foglio bianco, grande, appiccicato con lo  scotch trasparente al muro) una certa urgenza, o disperazione, di chi l’aveva scritto a caratteri in stampatello, affinchè fosse più comprensibile.
Nessuno aveva osato strapparlo, quindi, forse per rispetto alla richiedente.
Fosse mai che troverà lavoro da parte di gente seria?
Lo si spera.
Ma quello che mi ha colpito, anche , è stata l’aggiunta in corsivo con un’altra penna da parte di  una nuova mano, questa sì molesta e volgare.
Le due parole posticce dicevano (non uso censure e infingimenti per riprodurre quella volgare scritta) esattamente questo:” pompini gratis”.
Una mano indegna, terribile, aveva inteso infangare la sacralità di quella ingenua e, lo ribadisco, forse disperata richiesta di lavoro.
Ovviamente può essere stato chiunque, è logico.
Giorni fa ci si è stupiti che nel segreto dell’urna presso un consiglio comunale, sempre a Bari si sia offesa una donna politica dell’opposizione.
Il fatto è stato   condannato in Italia da tutte le forze politiche.
Ma la cultura dell’offesa sessuale è diffusa ovunque, in tutte le classi sociali.
In questo caso non si è voluta offendere una donna politica, ma una sconosciuta aspirante lavoratrice e badante, fiduciosa che quel biglietto, come un messaggio in bottiglia lanciato nell’oceano, produca dei risultati tangibili.
Lo spero, ma nella fattispecie  sarebbe stato bello se quella mano che ha prodotto quell’insulto fosse stata multata, se esistono punizioni per queste azioni.
Riflettiamo si questi atteggiamenti  riprovevoli del quotidiano, che attestano la volgarità dilagante dei nostri tempi, con la speranza che essa non coinvolga tutta la popolazione, ma un infinitesimale 0,000001 per cento.

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