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A Porta a Porta di Bruno Vespa: Marcella Bella cantava canzoni “porno”? Ma no. Da Patty Pravo alla Pansè un rapido excursus di..

Porta a Porta-Vespa
I fratelli Bella da Bruno Vespa. Gianni ,grande maestro, vuole scrivere ancora canzoni per la sorella.

Ho seguito sera fa a Porta a Porta, Rai Uno, Marcella Bella che proponeva alcuni suoi vecchi successi alternandoli al nuovo disco.
A un certo punto si è parlato della cosiddetta svolta sexy della cantante siciliana negli anni Ottanta con dei testi di Mogol musicati come sempre dal fratello di lei, Gianni Bella.
Con riferimento a Nell’Aria, alcuni ospiti come Anna Pettinelli (speaker radiofonica) e Dario Salvatori (giornalista musicale ) hanno insistito su un particolare, quello della “gatta“, alla quale hanno attribuito valenze erotiche.(“La mia gatta è ancora lì non parla ma dice sì”).
Questa nota è stata ripresa più volte tanto da sconfessare secondo me il valore della canzone stessa, relegandola quasi a un prodotto pornografico.
Sinceramente dissento con questa interpretazione.
Quel testo o anche altri della musica italiana possono contenere delle frasi un po’ ardite, ma certamente non volgari, al massimo allusive.

Porta a Porta- Un'affascinante Marcella Bella accompagnata dal maestro Adriano Pennino
Porta a Porta- Un’affascinante Marcella Bella accompagnata dal maestro Adriano Pennino

Far risaltare l’elemento sessuale non rende giustizia agli autori e soprattutto a chi è legato al ricordo di quelle canzoni.
E poi nella storia della canzone italiana di testi allusivi ne esistono molti.
Ad esempio La Pansè, brano del 1953, certamente a doppio senso, ma il cui elemento umoristico ha il sopravvento.
Dunque L’Importante è finire di Mina: il testo di Cristiano Malgioglio è esplicito sul sesso, ma sempre in una forma non esibita e dunque non è tacciabile di alcuna volgarità.
Neppure volgare è “Kobra” di Donatella Rettore che coi suoi simbolismi non scandalizzò nessuno, né Pensiero Stupendo di Patty Pravo che è talmente criptica che più che scandalizzare rappresenta un mezzo enigma. Tornando a noi, non mi è piaciuto il calcare la mano di due personaggi che si occupano di musica sul brano di Marcella Bella nella trasmissione di Bruno Vespa, perché non è un atteggiamento di vera critica musicale, ma di superficiale gossip.

3 dic.2017

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