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Tragedie da evitare: un tuffo dove l’acqua è più blu …e non ci sei più!

mare polignano

di Romolo Ricapito

Fateci caso: in questo agosto si registrano ancora molti annegati al largo delle spiagge delle vacanze.

La maggior parte di essi sono giovani.
E’ evidente che la voglia di libertà, aria aperta e bagni di mare potrebbe fare evolvere l’entusiasmo in tragedia, qualora manchi la  necessaria prudenza.
Leggo di un annegato che si era tuffato nonostante fosse esposta in chiara visione presso l’arenile la bandiera rossa.
Ma nelle cronache si registrano anche diversi stranieri tra le vittime.
Forse poco pratici di mare, questi stranieri, a volte migranti o ex tali, sono stati traditi dalla fiducia nelle chiare fresche e dolci acque che però nascondono anche insidie, correnti sfavorevoli, alle quali va aggiunta la maledetta casualità.
Onore va dato ai “salvatori” degli annegandi, a volte personale specializzato ma, altrettanto spesso, colleghi di …balneazione oppure elementi delle forze dell’ordine che per una coincidenza sono presenti durante gli incidenti ed evitano con un salvataggio provvidenziale l’annegamento dello sventurato di turno.
Auspico comunque un’informazione continua che, anche se ripetitiva e ingenua, va sempre  fatta. Quanti ancora, non solo bambini ma anche adulti incoscienti, si tuffano dopo un pasto luculliano?

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