Primo evento previsto per il Prometeo Festival: la mostra “Memoria del suono e della terra” e il maestro Donato Divittorio col suo, Lithos di Puglia Arte Comuni Cultura Europa Musica 4 Febbraio 20175 Febbraio 2017 di Clelia Conte foto e intervista di Marianna Colonna Lithos di Puglia-Donato Divittorio Nell’ambito della II edizione del Prometeo Festival, presso l’Archivio di Stato di Bari, si è tenuto il vernissage della mostra, “Memoria del suono e della terra” con la presentazione dello strumento musicale Lithos di Puglia. Lo strumento con accordatura fissa a 445 hz, è stato ideato e costruito dal maestro musicista e scultore Donato Divittorio. L’insolito e originale strumento, frutto di uno studio approfondito del maestro durato cinque anni, è costituito da 41 rocce di origine sedimentaria formatesi a partire dal giurassico inferiore, la cui percussione provoca delle vibrazioni che possono viaggiare attraverso di esse in senso orizzontale, verticale o trasversale. Queste pietre rocciose, producono dei suoni armonici. Il maestro è stato accompagnato dal soprano Nadia Divittorio e del chitarrista Paolo Battista. Abbiamo intervistato Il Maestro Divittorio. Lithos di Puglia-Donato Divittorio -Maestro, abbiamo notato che ha suonato l’Inno alla gioia di Ludwig van Beethoven: perchè ha scelto di fare proprio quest’opera? “Beethoven è per me il più grande musicista dell’ottocento. Io sono stato il primo flauto solista nell’Orchestra Sinfonica di Bari per cui ricordo che l’Inno alla gioia è stato il primo brano che ho suonato nell’orchestra e me ne sono innamorato e lo porto nel mio Cuore. Ha anche un legame universale come queste pietre preistoriche che rappresentano la natura, come la sesta di Beethoven”. (GUARDATE I DUE VIDEO) https://www.youtube.com/watch?v=aEWV2GSMVEM https://www.youtube.com/watch?v=AUVyTV0lYOc -Com’è arrivato a quest’idea di musica attraverso le pietre? “Che la pietra vibrasse, lo sanno tutti, ma da musicista e compositore ho voluto lasciare ai pugliesi, una piccola storia fatta di pietre, di colori delle coste pugliesi con le sue rocce, per costruire un vero e proprio strumento musicale”. -In che modo? “La terra produce delle vibrazioni. Quindi, ho voluto toccare con mano questa materia della terra che produce queste vibrazioni. In musica si studia la vibrazione ed io ho trasformato in musica quella delle rocce, che fanno parte della terra. Ci ho messo cinque anni per realizzare questo strumento, il Lithos”. Mostra: “Memoria del suono e della terra” Il Prometeo Festival è un’iniziativa culturale che nasce nel 2006 con il nome di Una scintilla che accende l’Universo e si svolge tra Bari, Gioia del Colle e Corfù: comprende una pluralità di eventi culturali che abbracciano tutte le arti, dalla pittura alla musica, dalla scultura alla fotografia, dal teatro alla danza, dalla letteratura alla poesia. E’ sostenuto dal finanziamento di un progetto Interreg Grecia – Italia, ed ha lo scopo di attirare l’attenzione su location interessanti ma che non facciano parte del circuito turistico classico internazionale. La mostra, “Memoria del suono e della terra”, resterà aperta al pubblico per tutto il mese di febbraio invece il Lithos si sposterà il giorno 15 febbraio, per i mercoledì di Noi che l’Arte, presso lo studio della maestra Anna Maria Di Terlizzi in via De Deo 64, Bari Lithos di Puglia-Donato Divittorio Clelia Conte, direttrice di Gazzetta dal Tacco e il maestro Donato Divittorio Mostra: “Memoria del suono e della terra”