Che vuoi che sia: Edoardo Leo tenta il colpo al box office con una commedia di attualità, ma già in parte anacronistica Cinema Cinema 10 Novembre 2016 di Romolo Ricapito Edoardo Leo e Anna Foglietta in una scena del film Che vuoi che sia, commedia diretta e interpretata da Edoardo Leo, che l’ha anche interpretata e co-sceneggiata (con altri) affronta le tematiche che si sprigionano da un uso eccessivo del web tramite smartphone e computer. Insomma è una critica sociale alle connessioni permanenti che diventano moleste quando si insinuano nell’inconscio e nelle profondità dell’essere, causando comportamenti irrazionali, compulsivi e devianti, che rischiano di compromettere l’umanità delle persone, i loro affetti, valori e relazioni. Nella fattispecie la coppia composta da Claudio (Edoardo Leo ) e Anna (Anna Foglietta) convive tra mille difficoltà economiche: lui un ingegnere informatico, lei un’insegnante precaria di scuole medie. Per gioco, durante una notte di ubriacature e bisboccia, postano un video su un sito particolare : promettono di esibirsi in un rapporto sessuale collegato a una campagna di crowfunding. (Ossia la raccolta di contributi economici da parte degli utenti che vogliano realizzare un progetto che condividono). Edoardo Leo e Rocco Papaleo in una scena del film In questo caso i soldi raccolti serviranno alla coppia (che non è sposata) a realizzare il sogno di avere un figlio e poi nel creare una piattaforma web che l’uomo è intenzionato a portare avanti . La campagna parte con successo e la coppia viene travolta dalle reazioni di parenti, amici, finti amici, studenti e sconosciuti. Dopo un’iniziale marcia indietro di ripensamenti causati da vergogna e pudore, i due soggetti interessati non vogliono realizzare più il video ma poi, allettati da una serie di situazioni accattivanti sul piano economico (controfferte di ditte per pubblicità, che piovono sui due professionisti ancora prima della realizzazione del vero porno) i due ci ripensano, abbandonando le loro riserve mentali. Questa la storia, ma vediamo l’esecuzione. Il film risulta abbastanza coinvolgente, ma non troppo, perché il leit motiv della storia si prolunga troppo e già a metà risulta veramente scocciante. L’altro difetto è il ruolo da contraltare di Rocco Papaleo, nel ruolo di un fotografo con idee alternative e anticonformiste. Questo terzo incomodo assomiglia troppo alla parte dello stesso Papaleo nella commedia Un boss in salotto, di recente trasmessa in prima tv da Canale 5. Infine il film ricorda per allegorie la vicenda di Tiziana Cantone, che pur se emersa diverse settimane fa, è ancora fresca nelle menti degli spettatori. Ovviamente questo non era intenzionale da parte del regista. Ma se il film si accetta come commedia di costume e di attualità, sono proprio i suoi temi portanti che rischiano di isolarlo appunto in un non-luogo di “ troppo stretta attualità” per cui già nel momento della proiezione al cinema in questo novembre 2016 il tutto è parzialmente anacronistico. E poi il personaggio di Anna Foglietta appare troppo dimesso anche nel volto, senza trucco, come se un’insegnante precaria debba per forza di cose trascurarsi sino all’estremo. Ad ogni modo Edoardo Leo come regista e interprete convince, innanzitutto per il suo impegno e per l’intenso lavoro che sta alla base di questa sua pellicola che in ogni caso è apprezzabile, anche per i dialoghi. Tra gli interpreti, Massimo Wertmuller nei panni del padre del protagonista che a 65 anni sta diventando nuovamente genitore grazie alla compagna, una procace, e solare, oltre che matura, moldava . C’è poi la presentatrice Anna Pettinelli in un cameo.