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ITALIANI FUORI PROFUGHI E QUANT’ALTRO DENTRO. Lo testimoniano i dati della Fondazione Migrantes della Cei. Congedo preoccupato ma non sorpreso

Erio Congedo(CoR): “Oltre 100mila italiani lasciano il nostro Paese”. Riportiamo la sua dichiarazione

Erio Congedo
Erio Congedo

a cura di Clelia Conte

L’Italia sarà sempre più carica di forestieri,profughi,immigrati e, al contrario, gli italiani fuggono dal paese perché non vivono dignitosamente, i giovani non hanno speranze e aspirano ad andare verso un mondo migliore. “Ci preoccupa ma non ci stupisce il dato emerso nel rapporto “Italiani nel mondo 2016” della Fondazione Migrantes della Cei, preoccupa perché, come asserisce il presidente della Repubblica, 107 mila nostri connazionali che espatriano nell’anno appena trascorso è un inequivocabile segnale di impoverimento per il Paese, ma anche un segno della perdita di fascino della nostra Italia per gli italiani”, sostiene Erio Congedo,”Non ci stupisce perché ci si era accorti di una certa difficoltà acuita dalle incertezze degli indirizzi politici degli ultimi governi che hanno ridotto in modo imperdonabile la quota di speranza di tanti giovani in cerca di professionalizzazione e lavoro. Il Sud e la Puglia sono al primo posto nelle classifiche della nuova emigrazione, conseguenza logica dell’impoverimento economico degli ultimi anni.
Mesi fa i dati diffusi da Unioncamere che relegavano la Puglia fra le regioni più tristi in quanto a vivacità e ricchezza pro capite facevano da preludio al rapporto di oggi della Cei, consegnandoci un quadro compromesso che vede tante famiglie in fuga per sopravvivere o anche solo per vedere corrisposti in termini remunerativi e professionali i sacrifici che hanno prodotto indubbie competenze che in Germania e Inghilterra trovano soddisfazione e che da noi vanno incontro a frustrazioni e disillusioni.
In attesa ovviamente che qualcuno riesca a fare gli interessi dell’Italia, al contrario dei Governi Monti e Renzi e di quelli Vendola ed Emiliano, giusto per parlare di noi”.

Se non si riprende il nostro Paese rischierà di fare spazio agli immigrati e la nostra cultura sarà soppiantata da quelle di altri popoli.

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