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ILVA- Abaterusso: diritto al lavoro e salute per i cittadini, mentre Franzoso: “Emiliano incoerente. Boccia decreto che potenzia Arpa e include Regione su Aia”

ILVA TARANTO
Ernesto Abaterusso consigliere regionale
Ernesto Abaterusso

Una nota del consigliere Ernesto Abaterusso spiega che con la decisione della Giunta di impugnare dinanzi al mentre a Corte Costituzionale la legge numero 151/2016 il Governo regionale dà la giusta risposta a un territorio da anni penalizzato e che ha già pagato a carissimo prezzo gli errori del passato.Basta guardare l’ultima indagine resa pubblica lunedì mattina sugli effetti negativi che le sostanze tossiche emesse dall’Ilva provocano sulla salute degli abitanti residenti nei comuni vicini all’Ilva per comprendere quanto sia grave la situazione: +24% di ricoveri per malattie respiratorie dei bambini residenti nel quartiere Tamburi, +26% per quelli che appartengono al quartiere Paolo VI. Un aumento in generale del 4% delle mortalità e, se si guarda più nel dettaglio, si registra un +5% delle mortalità per tumore ai polmoni e un +10% per infarto del miocardio dovuto alla continua esposizione alle polveri industriali. E se si analizzano i dati relativi agli effetti dell’esposizione all’anidride solforosa industriale la situazione peggiore: +9% di mortalità, +17% mortalità per tumore polmonare, +29% per infarto del miocardio.

Alla luce di questa preoccupante fotografia spiace constatare come, nonostante le tante sollecitazioni e nonostante i dati così allarmanti, il Governo, piuttosto che dare un segnale forte in termini di tutela della salute e del territorio e indicare la strada migliore da percorrere, mostri ancora una volta totale estraneità.La città di Taranto e la Puglia non possono restare a guardare. Bene dunque hanno fatto il Presidente Emiliano e la Giunta a impugnare il X decreto salva-Ilva che contiene in sé profili di illegittimità, soprattutto con riguardo al ruolo marginale che viene riconosciuto alla Regione nei processi decisionali. Ora, non spetta a noi dire se l’IVA deve chiudere o meno ma una cosa è certa: con la salute dei cittadini non si può e non si deve scherzare così come non si può e non si deve scherzare con il livello occupazionale. Il nostro obiettivo deve dunque essere uno: far sì che il diritto al lavoro non diventi sinonimo di morte. Lavoriamo allora affinché si riesca a garantire un lavoro e la serenità di tante famiglie nel rispetto però della salute che è e deve restare sempre un bene fondamentale.

Foto dff/Lapresse cronaca 27 11 2012 Taranto - Italia Taranto manifestazione per Ilva assemblea permanente Nella Foto : ILVA  Photo dff/Lapresse 27 11 2012 Taranto - Italy  Taranto , demonstration  Ilva  In the pic :ILVA
 ILVA

Francasca Franzoso consigliere regionale FI
Francesca Franzoso

Francesca Franzoso,consigliera di FI, sempre a proposito dell’ILVA ha dichiarato che:- “Il Governatore Emiliano passerà alla storia per essere stato l’unico presidente di Regione ad aver impugnato un decreto dello Stato che riconosce il ruolo della  Regione e degli enti locali nella vigilanza sull’ Aia, attraverso  uno  specifico comitato di monitoraggio, ma che  soprattutto potenzia, prevedendo possibilità di assunzioni in deroga, il personale  di Arpa Puglia.  Quell’ agenzia regionale, cioè,  delegata ai controlli in materia ambientale che Emiliano, in quest’anno di mandato, non si è mai preoccupato di potenziare. 

Semmai ce ne fosse  bisogno, anche dall’ultimo  intervento di Emiliano si capisce bene che il suo intento è quello di utilizzare il problema Ilva, che è grande ed è serio, per continuare la sua lotta politica  personale al premier Renzi e al suo governo”. Continuando esprime “Un presidente di Regione che si dice preoccupato, e giustamente, della situazione della seconda città della Puglia, da tempo avrebbe dovuto agire diversamente.

I primo luogo,  non avrebbe dovuto penalizzare il territorio tarantino sul piano dell’offerta dei servizi sanitari, come dico  da tempo. Ma, in attesa dei potenziamenti che  la Regione si è impegnata a fare e su cui vigileremo (polo oncologico in prima battuta e nuovo ospedale poi) avrebbe dovuto blindare l’attuale assetto ospedaliero.

Cosa che invece Emiliano non ha assolutamente fatto, come unanimemente, da più parti, gli viene contestato.

Su Ilva invece, se il futuro possibile è la decarbonizzazione, Emiliano dovrebbe sapere che non è certo attaccando a testa bassa il governo, o  impugnando le leggi davanti alla Consulta, o ancora  minacciando i ricorsi alla procura per fermare la fabbrica, che si risolve il problema. Perché sparare a zero, invocare la chiusura dell’industria, senza però proporre una alternativa di sopravvivenza e di sussistenza a migliaia di persone, la cui vita è legate alla vita  della fabbrica, è irresponsabile e demagogico.

Emiliano fa tutto, meno che avere un approccio serio e ragionato al problema, e questo  purtroppo rischia di  ritorcersi in un danno per Taranto  e  la Puglia e di non approdare a nessuna soluzione. Nè sul piano della tutela della salute, né sul piano del risanamento ambientale, né su quello del rilancio industriale. Emiliano cambi rotta, si confronti con una  più estesa pluralità di soggetti. E non privilegi l’ascolto solo di una determinata posizione.  La smetta di inseguire un facile consenso, preso dalle comunali del 2017 in città.  È il modo più sbagliato per affrontare una vicenda che, lo ribadisco,   è seria e drammatica al tempo stesso”.

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