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Carlo Azeglio Ciampi: un italiano con l’Europa nel cuore

carlo azeglio ciampi

di Clelia Conte

Il Presidente della Repubblica Ciampi alla parata militar-Fori Romani
Il Presidente della Repubblica Ciampi alla parata militar-Fori Romani

Prima per la Banca d’Italia, poi per Governo e infine per la Presidenza della Repubblica, al primo posto per lui c’era l’interesse pubblico. Ciampi era un uomo di grande cultura, di saldi valori morali e aveva una visione longimirante del Paese, Trascorse il suo mandato presidenziale a ridare dignità all’Italia e su sua iniziativa, nell’anno 2000 grazie a lui tornò definitivamente nel cerimoniale, la parata militare in occasione della Festa della Repubblica.

Ciampi assiste alla parata militare, 2 giugno 2000
Ciampi assiste alla parata militare, 2 giugno 2000

Ha dedicato molta parte della sua vita alla costruzione dell’Unione Europea e dell’Euro.  L’Europa è stata il suo orientamento politico in tutta la sua strategia: era convinto che l’integrazione europea avesse un ruolo fondamentale poiché l’Unione dei Paesi membri erano garanzia di pace, di democrazia e di benessere. Dopo la firma del Trattato di Maastricht, l’Italia era attanagliata dalla speculazione edilizia e la mafia applicava strategie seminando terrore: il sistema politico collassava con Tangentopoli. Ciampi nel 1993, fu chiamato a lasciare il ruolo di Governatore della Banca d’Italia per assumere la Presidenza del Consiglio di quello che fu definito il primo “Governo tecnico” della storia della Repubblica, perché presieduto da un non parlamentare. Ma fu invece uno dei governi più politici, poiché  perseguiva l’opera del bene nell’interesse di tutti. Divenne poi ministro del Tesoro del primo Governo Prodi, portando l’Italia dentro la moneta unica, con il sostegno di imprese e dei sindacati. Nel 1999 venne eletto Presidente della Repubblica. Ciampi, assieme a Padoa Schioppa fu uno degli italiani che più influenzarono la creazione dell’unione monetaria: una tappa verso l’unione politica europea.

Romano Prodi Carlo azeglio Ciampi 1998
Romano Prodi Carlo Azeglio Ciampi 1998

Cercava di spiegare alle classi dirigenti politiche ed economiche il significato e le implicazioni della moneta unica ma a ciò non fu dato peso. Ora bisognava porsi su un piano di parità con gli altri Paesi europei per procedere con le riforme strutturali e il risanamento. L’Euro portò enormi benefici all’Italia e ai Paesi più indebitati, poiché comportò una drastica riduzione dei tassi di interesse sul suo enorme debito pubblico, di fatto quotato sui mercati alla pari di quello tedesco. Ciò avrebbe permesso una rapida riduzione del debito pubblico mantenendo il livello delle tasse e delle spese nella misura in cui erano. “Purtroppo, ogni qualvolta il centro-destra è andato al governo” – ha sostenuto il Prof. Roberto Castaldi, presidente del’Movimento FederalistaEuropeo della Toscana  –“ha provveduto ad aumentare le spese azzerando l’avanzo primario e alzando spread, deficit e debito, tanto che alla caduta dell’ultimo governo Berlusconi l’Italia era sull’orlo della bancarotta con uno spread a 574 punti!. Renzi ha richiamato la visione di Spinelli portando a Ventotene Hollande e Merkel. Speriamo riesca anche a portarla avanti con la tenacia e la forza di Ciampi”.– Già il suo primo discorso da Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi  lo concluse con “viva l’Italia, viva l’Unione Europea!”

 

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