Sei qui
Home > Attualità > Biografie-Nei Panni di Un’Altra, di Eleonora Giorgi: “Mi rifugiai a Hollywood dopo tanti alti e bassi vivendo una focosa storia d’amore col bellissimo Warren Beatty”

Biografie-Nei Panni di Un’Altra, di Eleonora Giorgi: “Mi rifugiai a Hollywood dopo tanti alti e bassi vivendo una focosa storia d’amore col bellissimo Warren Beatty”

Eleonora Giorgi

di Romolo Ricapito

Foto copertina di Daniela Abbasciano

nei-panni-di-unaltra-giorgi-mondadoriE’ stata pubblicata per la collana Madeleine di Mondadori la biografia di Eleonora Giorgi, “Nei Panni di Un’altra“.
La popolare attrice fa un bilancio di successi e fallimenti, non basandosi però sulla sua carriera cinematografica, che sembra relegata quasi ai margini, ma sostanzialmente andando indietro dall’infanzia alla maturità, senza sconti con se stessa e un po’ indulgente verso gli errori degli altri.
La copertina mostra una serie di Polaroid che illustrano il privato e il pubblico di un’icona molto desiderata  : i due matrimoni (con l’editore Angelo Rizzoli e poi l’attore Massimo Ciavarro) la copertina di un suo 45 giri, un’immagine di  “Borotalco“, forse il film più amato, al fianco di Carlo Verdone, che le fruttò anche un David di Donatello. la copertina di  una rivista di gossip.
La narrazione, molto efficace, alterna il racconto della sua esistenza alle vicende del 1983, che vedono il marito editore, Angelo Rizzoli, arrestato per bancarotta e altri reati.
L’ombra dello scandalo della P2, con sullo sfondo l’Italia del terrorismo, fanno da cornice  a una carriera al culmine che verrà inficiata dal coinvolgimento forzato, suo malgrado , in queste vicende: pur essendo tenuta sempre all’oscuro dagli   affari e i vari investimenti del coniuge, la Giorgi viene quasi  incolpata  di “sapere” e di essere dunque connivente nell’aver compiuto dei  presunti illeciti, del tutto inesistenti per quel che la riguarda.
Come Alice nel Paese delle Meraviglie però, coraggiosamente, Eleonora non abbandona Angelo, al quale la unisce un rapporto viscerale cementato dalla nascita del figlio Andrea. La separazione, inevitabile, avverrà più tardi, quando i contrasti tra i due diventeranno ormai insanabili.
Della biografia colpisce la sincerità, la voglia di raccontare e di raccontarsi, quasi spasmodica, per mettere ordine in  una vita turbolenta.
Del libro alcuni quotidiani hanno enfatizzato nei titoli il consumo di droghe fatto dalla Giorgi negli anni Settanta  e Ottanta,  scrivendo: Ho fumato l’eroina.
Giorgi-Verdone in "BOROTALCO"
Giorgi-Verdone in “BOROTALCO”

In realtà, dopo due esperienze sporadiche (assume  soltanto per una volta l’Lsd offertole dal fidanzato bisexAndrea, poi accetta un “calumet” di oppio dal pittore Mario Schifano, per non apparire timida, “provinciale”  e quasi in soggezione della personalità dell’artista) la Giorgi effettivamente diventa dipendente dall’eroina, per simbiosi col nuovo fidanzato Giovanni, studente di architettura, che ne fa un uso continuativo.

La dipendenza, a sua volta, da questa sostanza, avverrà mentre l’attrice ha una carriera già avviata, ma finirà presto per dare spazio a nuove vicende.
Dunque il rapporto con la droga è solo un ingrediente della biografia, che è molto interessante anche agli inizi.
Appartenente a una famiglia borghese, con una madre ungherese, un padre per metà inglese, la Giorgi viene educata con un rigore poco italiano e si confronta con una realtà sociale dove vigono ancora regole della tradizione matriarcale.
La separazione dei genitori, avvenuta mentre è ancora adolescente, è traumatica per Eleonora.  Mentre il padre va a convivere con Giulia Mafai, sorella della giornalista Miriam e la madre avvia una relazione con un uomo più giovane, la Giorgi a causa di un litigio va via da casa, nell’indifferenza  generale.
Ma il   ventre materno del cinema, la accoglie per caso, diventando pian piano una nuova casa, che però a tratti la Giorgi vorrà abbandonare, legandosi a Rizzoli, presentatole dalla sua amica Tina Aumont.
Il neomarito la incoraggia a continuare col cinema e la bella Eleonora interpreta film diversi dal suo status di sex symbol: titoli come Mia Moglie è una strega e Nudo di Donna le valgono l’affetto incondizionato del pubblico che la segue costantemente fino ad oggi, anche durante una sua più recente esperienza teatrale in Fiore di Cactus. 
La scrittura della Giorgi è molto curata, come tutto il libro, che supera come qualità la media delle biografie di questo genere, spesso autoreferenziali e condite di narcisistiche evoluzioni.
La Giorgi quasi si diverte a massacrare questa “moda”, risultando credibile anche quando l’accanirsi di vicende sfortunate potrebbero metterla al tappeto.
Eleonora si rivela dunque molto poco “narcisista” confessando come a 40 anni la sua nuova vita da “contadina” dopo il ritiro dal cinema (e la buonuscita economica del matrimonio con Angelo, contestata da una certa pubblica opinione ) ne abbia rovinato il bellissimo viso. Il ricorso a un mini-lifting è la soluzione per  ritrovare l’Eleonora di qualche anno prima, mentre l’amore col secondo marito Massimo Ciavarro conosciuto sul set di Sapore di Mare un anno dopo non riesce ad appagarla totalmente ,a  causa del  carattere ritroso e introverso dell’attore, mentre la nascita del secondo figlio Paolo è un balsamo per le  sue ferite…
Brava Eleonora Giorgi ad aver creato anche un “romanzo” di costume che allinea la sua carriera alla conoscenza di personaggi illustri come Andreotti, Pertini, Oriana Fallaci, Indro Montanelli.
Da alcuni di essi verrà omaggiata, da altri (o dalla stessa Fallaci) ignorata e dileggiata in seguito alle vicende di Angelo Rizzoli, nella sua ‘incredulità di  essere perseguitata ingiustamente , come lo sarà anche in   seguito. La Giorgi infatti confessa una conseguente e dolorosa “epurazione” dal mondo del cinema causa interpretazioni superficiali di atteggiamenti, appartenenze familiari, complesse cause giudiziarie con Rizzoli che la vedono vincitrice, come già accennato,  ma che la bollano agli occhi di un certo belmondo anche giornalistico come “opportunista”e  calcolatrice.
La Giorgi rivela per  la prima volta come, rifugiatasi a Hollywood, visse una splendida storia d’amore con l’affascinante Warren Beatty, che ritrovò molti anni dopo in America , ormai sposato con l’attuale moglie.
La  love story col divo di Reds è un balsamo momentaneo per le ferite esistenziali di Eleonora, che dedica il volume ai figli Andrea e Paolo.

Lascia un commento

Top