Dopo il concerto di Laura Pausini su Canale 5, un singolare invito al pubblico da parte della cantante emiliana. Attualità 7 Settembre 20167 Settembre 2016 di Romolo Ricapito Ho assistito su Canale 5 al concerto di Laura Pausini. Bello, anche se pomposo, ovvero con un impianto scenico debordante. Alla fine del tutto, ho ascoltato la Pausini salutare il pubblico con la frase: andate a casa adesso e fate all’amore, da soli o in compagnia. Se le orecchie non mi hanno ingannato, mi ha colpito dell’annuncio il termine “da soli”. Che la Pausini abbia invocato l’onanismo? E’ certo che trattasi di una pratica della quale si è parlato anche di recente in merito a una sentenza della Cassazione che ha depenalizzato il reato di masturbarsi in pubblico. Ma la Pausini ha raccomandato: “a casa”. Dunque nel privato della propria camera da letto, chi è single, oppure vedovo-a, dovrebbe indulgere a pratiche sessuali autoreferenziali, per così dire. Mi chiedo e vi chiedo: ma la musica della Pausini è così tanto afrodisiaca che al ritorno da un suo concerto i suoi fans dovrebbero trasformarsi in una sorta di erotomani compulsivi? A mia memoria, è considerato erotico, o almeno insinuante ad esempio, il Bolero di Ravel. Oppure canzoni del passato come Love to Love You Baby di Donna Summer o l’altrettanto famosa Je t’aime, moi non plus del duo Gainsbourg-Birkin. Non credo dunque che un brano come “La Solitudine” che lanciò verso il successo la Pausini al Festival di Sanremo possa essere considerato propedeutico a un incontro sessuale, sia di coppia che “al singolare”.