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PIEVE TESINO: Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: ‘Alcide De Gasperi è anche uno dei Padri dell’Unione Europea’

Maria Romana,Cecilia e Paola De Gasperi acolgono Mattarella
 Sergio Mattarella: la Lectio degasperiana 2016
di Clelia Conte
Maria Romana,Cecilia e Paola De Gasperi acolgono Mattarella
Maria Romana,Cecilia e Paola De Gasperi incontrano MattarellPIEVE TESINO 18/08/2016
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella giunto a Pieve Tesino, in Trentino, per tenere la sua “lectio degasperiana” su invito della Fondazione Degasperi. Ad accogliere il Presidente, il governatore Ugo Rossi, il presidente della Fondazione Tognon e le massime autorità della provincia ed ai parlamentari trentini. Prima della lectio, il Presidente ha scoperto una targa nel museo della casa natale del grande statista. Nella lectio ha sostenuto che-Alcide De Gasperi è anche uno dei Padri dell’Unione EuropeaIl suo non fu soltanto l’europeismo di chi cercava una sponda politica e commerciale internazionale, non fu un universalismo da vecchia Società delle Nazioni: esso aveva invece radici culturali e politiche molto profonde, che divennero la preoccupazione centrale degli ultimi anni della sua vita, tra il 1950 e il 1954, anni talvolta anche ingrati, quando affrontò momenti difficili.
De Gasperi aveva vissuto la crisi dei grandi imperi. Come altri grandi leader del Novecento aveva avvertito la stagione dei totalitarismi, non soltanto come una sconfitta politica, ma anche come una crisi di civiltà.

Conosceva perfettamente il gioco politico tra le nazioni e, sull’esperienza del dopo primo dopoguerra, non si illudeva che, senza un impegno stringente, sarebbe automaticamente prevalsa la logica della pace e della cooperazione tra i popoli.

Mattarella a Pieve Tesino
Mattarella a Pieve Tesino
Era convinto, a ragione, che il mondo germanico e il mondo latino avessero entrambi da guadagnare nello stare vicini e che il mondo anglosassone e americano rappresentasse il miglior esempio al mondo di lungimiranza democratica.
Sperimentata la strada di una Unione doganale italo-francese che rilanciasse una missione dei Paesi latini nel mondo, De Gasperi si mosse decisamente sulla via della integrazione occidentale, nel cui ambito la dimensione europea avrebbe ben presto acquisito rilievo.
De Gasperi intuiva che l’Europa non era una prospettiva da tempi ordinari, ma per tempi straordinari, e per leader autentici, e che, se si fosse lasciato passare troppo tempo, l’assestarsi del quadro economico internazionale e lo stesso venir meno della fase più dura della guerra tra i blocchi, avrebbe potuto sospingere le nazioni europee nelle braccia di politiche nazionaliste ed egoiste.
Guerra e violenza dovevano, nella sua visione, essere bandite dall’Europa, ferma restando la rigorosa, incondizionata e ferma opposizione ad ogni totalitarismo nemico del genere umano.
Museo Casa De Gasperi- Mattarella scopre la Targa in memoria del grande statista
Museo Casa De Gasperi- Mattarella scopre la Targa in memoria del grande statista

Aveva sempre pensato che un’unità europea fosse possibile soltanto con un esercito comune e con una moneta europea, ma al momento opportuno intuì che l’ipotesi Schuman della costituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (la Ceca) era una risposta efficace per legare la dimensione europeistica alla questione sociale, alla produzione materiale e alla circolazione dei lavoratori, a vantaggio del progresso, senza, per questo, cedere a visioni funzionalistiche dell’unità europea.

Nessuna prospettiva federalista europea avrebbe, inoltre, potuto affermarsi senza l’attribuzione di poteri costituenti a nuove assemblee politiche.
Si batté, quindi, con l’appoggio degli Stati Uniti e nonostante le resistenze britanniche, affinché nel progetto di trattato sulla Comunità europea di Difesa (la CED) si scrivesse che la sua assemblea parlamentare avrebbe agito come una specie di Costituente europea, per arrivare a una proposta politica in senso federale.
Siamo ancora lontani da questo obiettivo, ma esso era, e rimane, l’unico storicamente valido.
Viene da pensare, con rammarico, alla recente fatica della Convenzione che ha portato, per gli insuccessi nei referendum francese e olandese, alla bocciatura della Costituzione Europea e al successivo Trattato di Lisbona, molto meno ambizioso.
L’Unione Europea non può ritrarsi dalle sue responsabilità e il cosiddetto metodo intergovernativo nelle decisioni non può surrogare il valore democratico delle istituzioni europee, specie del Parlamento di Strasburgo.

Tanto meno questo può avvenire dopo la decisione nel referendum britannico che richiede un rilancio dell’integrazione e non una sorta di appiattimento sulle resistenze che hanno condotto a quel risultato negativo.

Museo Casa De Gasperi- Mattarella scopre la Targa in memoria del grande statista
Museo Casa De Gasperi- Targa in memoria di Alcide De Gasperi
A sfide sempre più globali occorrono risposte politiche europee, concordate a tutti i livelli.
Sia il terrorismo, siano le crisi finanziarie, sia il tema delle migrazioni, nessun Paese è in grado di affrontarle da solo, soprattutto in Europa.
Cornice repubblicana e cornice europea, insieme, sono quindi l’ambito più efficace dell’iniziativa dell’Italia contemporanea…”

Il Presidente ha dichiarato inoltre che dopo la Brexit è necessario rilanciare un processo di integrazione europea:- “Non sono le banche o le transazioni commerciali che hanno determinato l’Unione europea – ha continuato Mattarella – ma uomini politici e parlamenti lungimiranti: non sono le crisi finanziarie che potranno distruggerla, ma soltanto la nostra miopia nel non riconoscere il bene comune”.

Pieve Tesino, 18/08/2016

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