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Mr Cobbler e la Bottega Magica: apprezzabile commedia di denuncia con Adam Sandler. Perché il film ha deluso in America

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di Romolo Ricapito

   cobblerAdam Sandler ritorna al cinema col film Mister Cobbler e la Bottega Magica. In realtà la pellicola, del 2014, è un fondo di magazzino e viene distribuita in Italia soltanto perché il regista Thomas McCarthy   ha diretto il film che quest’anno ha vinto l’Oscar, il Caso Spotlight.

In questo caso però trattasi di fondo di magazzino di lusso, in quanto la commedia vanta una partecipazione speciale , quella di Dustin Hoffman nel ruolo del padre del protagonista.
E non basta: nel cast c’è anche la bravissima Ellen Barkin nel ruolo di una miliardaria e speculatrice edilizia con collegamenti nella malavita.
Sandler recita nel ruolo di Adam Simkin, proprietario di un piccolo negozio di calzoleria situato nel Lower East Side di New York.
L’attività, come  molte altre nella zona, è in pericolo in quanto oggetto di speculatori edilizi che cacciano via abitanti e commercianti per edificare moderni e orrendi edifici.
La struttura del quartiere viene così inevitabilmente modificata, con grave danno alla cultura e l’insediarsi di logiche che distruggono definitivamente il passato.mr-cobbler-e-la-bottega-magica-trama-foto-e-poster-del-film-con-adam-sandler-20
Max (Adam Sandler)  sembra quasi indifferente  di fronte alla questione dell’esproprio, forse inconsciamente tentato dal’idea di vendere. La bottega fu fondata dal nonno del personaggio nel 1905 ed è ancora richiesta e frequentata da ricchi borghesi che  che trovano conveniente far riparare le loro lussuose calzature: esse tornano come nuove a fronte di un prezzo modico per la  ristrutturazione . Il film è apprezzabile per l’ambientazione e  il contenuto che contrappone moderno e antico e inoltre per le suggestioni che affondano nella cultura ebraica.
Rapidamente si svolta nel magico, con la proposizione di nuovi personaggi che Sandler “interpreta”, ma occorre vedere il film per capire il come e il perché. I difetti (il film  è stato un flop disastroso negli Stati Uniti) potrebbero essere quelli di avere lasciato il protagonista troppo solo all’inizio della sceneggiatura , in un’atmosfera  fantastica, un po’ cupa e scarsa di risate, ma nella quale domina la favola e una serie di gag simpatiche, ma che sono affidate principalmente sempre all’attore principale .
Il quale poi adotta  una recitazione flemmatica anche in situazioni apparentemente drammatiche.

Mr Cobbler-
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Un piatto forte del film è la proposizione soprattutto nella seconda parte di un ricco stuolo di caratteristi costituenti  le mille facce di una commedia  che affonda in realtà la trama nel sociale e nella denuncia del malaffare, elemento  dannoso  per la vita degli abitanti nelle grandi metropoli.
Di questi caratteristi quello che ha maggiore spazio è Cliff “Method Man” Smith, nel ruolo del robusto delinquente di colore che domina con un suo clan la malavita  nel quartiere. Smith, che è anche un rapper, si  sostituisce a Sandler in moltissime situazioni ed è il  secondo nome sui manifesti, mentre la partecipazione speciale di Dustin Hoffman non è neppure presente sui poster del film
L’altra partecipazione di lusso, oltre a quella di Dustin Hoffman, è rappresentata da Steve Buscemi noto anche per la teleserieI Soprano. Ma vanno citate anche l’anziana Lynn Cohen (1933) nel ruolo della madre, che interpretò Golda Meir in Munich di Spielberg,  infine l’ispano americana Melonie Diaz  e il biondo Dan Stevens, nel ruolo del bellissimo Emiliano.  Stevens   nella vita reale è anche  un giornalista, oltre che attore teatrale .
Mister Cobbler e la Bottega Magica si ammira per le  moltissime gag e situazioni che alternano l’azione alla caratterizzazione di personaggi che compongono una microsocietà. Il difetto, quello che sicuramente  ne ha determinato l’insuccesso commerciale negli Usa,  potrebbe nascondersi nella svolta eccessiva, verso il finale, nell’elemento favolistico,, che rovina la denuncia ben riuscita di un ambiente contaminato dagli affari sporchi e dall’ambizione di una minoranza di delinquenti, dal bullo del quartiere alla manager spietata che Ellen Barkin recita a meraviglia.
Adam Sandler per questo film è stato candidato immeritatamente come peggiore attore protagonista ai Razzie Awards, ma il premio è stato vinto  da  Jamie Dornan nel ruolo del miliardario di Cinquanta Sfumature di Grigio.

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