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Intervista esclusiva con Gabriella Giorgelli: il mio ritorno al cinema in un progetto sulla vita di mia madre. Ho lavorato con registi e attori anche internazionali: chi sono. Il cinema ieri e oggi, il ruolo della tv nella mia carriera

Gabriella Giorgelli

 

Gabriella Giorgelli
Gabriella Giorgelli, gli occhi bellissimi del cinema italiano

 

di Romolo Ricapito

giorgelli
Gabriella Giorgelli ancora oggi in tutto il suo splendore
  Torna al cinema Gabriella Giorgelli, attrice cinematografica molto popolare negli anni Sessanta e Settanta, quando la bellezza si coniugava alla bravura.
Abbiamo pensato di intervistarla affinché ci parlasse di un progetto che le sta molto a cuore. Vediamo il perché.
Signora Giorgelli, ci dica quello che può su questo suo nuovo film, finora top secret.
“Certo, il titolo è  Il Meraviglioso Viaggio, anche se non posso ancora rivelare l’attore principale e il regista.
Quello che mi preme dire è che ho accudito mia madre affetta da Alzheimer per 14 anni. Ero ancora giovane e ho dovuto lasciare il cinema. Essendo figlia unica, non desideravo sistemarla in un ospizio, che spesso è un lager e oltretutto mi chiesero all’epoca ben tre milioni di lire al mese. Né intendevo affidarla alle cosiddette badanti . Ero una tuttofare per lei, dalla mattina alla sera.
Mi faceva tenerezza e non l’avrei mai abbandonata.
Ma nell cinema se non sei sempre presente, o in vetrina, ti dimenticano ed è ovvio che la mia carriera ne abbia sofferto. Molti giovani e adolescenti mi conoscono per il film diventato un cult, Delitto Sull’Autostrada (1982) con Tomas Milian (diretto da Bruno Corbucci,n.d.r) per il  ruolo di Cinzia Bocconotti.
In uno dei film invece più recenti, M.D.C. Maschera di Cera avevo il ruolo della zia cieca. La pellicola ha visto la partecipazione straordinaria del famoso attore francese Robert Hossein. Tornando al mio ruolo, quello di il Meraviglioso Viaggio ispirato a mia madre: per esigenze di sceneggiatura la protagonista alterna momenti di lucidità ad altri nei quali non connette, in questo è un po’ bipolare”.
Gabriella Giorgelli ci ha rivelato a sommi capi la vicenda del film, abbastanza movimentata e che però non sveliamo per non togliere l’effetto -sorpresa.
Va detto però che questa bravissima attrice non può trattenere la sua gioia e  l’entusiasmo per un ruolo nel quale è pronta a dare tutta se stessa e che assume anche alla luce delle difficoltà che ci ha descritto, quasi il significato di una predestinazione.
A quali dei suoi tanti film si  sente maggiormente legata?
 
“Circa venti, o quindici:  volendo sintetizzare amo particolarmente La Commare Secca di Bernardo Bertolucci (1962), Frenesia dell’estate di Luigi Zampa, del 1963 (cast stellare: Vittorio Gassman, Michèle Mercier, Sandra Milo, Philippe Leroy) poi L’Isola di Arturo di Damiano Damiani, tratto dal celebre romanzo di  Elsa Morante.
Ma vorrei citare anche Io e Lui, tratto da Moravia, diretto da Luciano Salce e che ho interpretato con Lando Buzzanca, attore che adoro e del quale sono ancora amica. Nel film interpretavo il ruolo di Fausta, la moglie di Buzzanca”.
Nell’elenco di tante sue belle interpretazioni ( citiamo  I Compagni, di Mario Monicelli, Le più belle truffe del mondo, film collettivo che impegnò nella regia Chabrol, Godard, Polanski, Gregoretti, Horikawa  , I Fuorilegge del Matrimonio di Valentino Orsini coi Fratelli Taviani) figurano anche titoli curiosi come Quel Gran Pezzo dell’Ubalda tutta nuda tutta calda e San Pasquale Baylonne protettore delle donne. Come si rapporta a questi che erano considerati b-movies e adesso sono dei cult?
  “E’ vero ero anche nel cast dell’Ubalda!
All’epoca non erano molto considerate queste mie interpretazioni da  parte di una  certa cultura che mi aveva vista al cinema con Bertolucci. Io però sceglievo  anche in base alle mie preferenze. Ad esempio mi piacevano Franco e Ciccio e quindi ho girato con Franchi e Ingrassia ben  tre film. Allora  però ti guardavano male, adesso impazziscono per questi film. Quentin Tarantino è un cultore del genere, però  non mi ha  ancora  chiamato”.
(ma lo farà sicuramente, n.d.r)
Sono rimasto incuriosito dalla sua partecipazione al film tedesco del 1967 la Locanda delle bambole crudeli diretto da Rolf Olsen, unica italiana del cast. Non capita spesso di vedere una nostra attrice in un film della cinematografia germanica.
 
“Ricordo di avere girato anche  a Trieste. Serviva una tipologia di italiana in quel cast. Ma io ho partecipato anche a Lady Hamilton, (titolo italiano Le caldi notti di Lady Hamilton)  del francese Christian Jacques ( Les amour de Lady Hamilton”)  con Michèle Mercier e al film inglese Alla Ricerca di Gregory con la splendida Julie Christie,  attrice straordinaria che stimo e adoro. E  come dimenticare Claude Lelouch (” Le Voyou-La Canaglia”)?.
Gabriella Giorgelli
Gabriella Giorgelli in una recente immagine

Quali registi apprezza oggi?

 
 “Giuseppe Tornatore,  Paolo Sorrentino di La Grande Bellezza, Gabriele Muccino,  Nanni Moretti, Roberto  Benigni e il grande Pupi Avati. Lei che è di Bari, sappia che adoro i film di Checco Zalone . Vorrei un ruolo in un suo film. E’ un attore- regista che trovo meraviglioso.”
C’è anche la tv nel suo curriculum . La differenza riscontrata con il cinema?
 
 “Certo, ho interpretato Paolina Borghese in I Grandi Camaleonti, ruolo che al cinema fu recitato da Gina Lollobrigida. Ad avere vestito i panni di questa celebre nobildonna come attrici italiane siamo appunto  soltanto io e la Lollobrigida. Differenze? Prima c’erano, oggi tv e cinema sono molto simili specie nelle fiction. il cinema ha più ritmo ma le fiction come Gomorra che trovo meravigliosa sono girate benissimo”.
 Il suo nome è Legato al concorso di Miss Italia.. “.
 
“Sì, ma prima avevo già vinto tanti concorsi. Comunque all’epoca ero minorenne e dovetti ritirarmi, per non mettere nei guai il patron  Enzo Mirigliani. Convocai una conferenza stampa e per giustificare il mio ritiro inventai che mi giudicavo “brutta” rispetto alle altre concorrenti  . Ciò fece tanto scalpore. Io non pensavo di poter vincere: infatti  miravo alla fascia di Miss Cinema o meglio, a essere notata dai cineasti  . Fortunatamente Damiano Damiani vide le mie foto su Stop e mi  scelse per  un film. Oggi esistono i reality ma tanti anni  fa Miss Italia era l’unico mezzo per approcciarsi  al  cinema per chi era bella e con talento. Io che sono livornese mi trasferii a Milano  dove diventai la modella del celebre pittore Salvatore Fiume. . Esistono 400 quadri al mondo con i miei ritratti” .
Infine i suoi partner? Quali ricorda con maggiore simpatia?
 
“Renato Pozzetto, il grande Marcello Mastroianni, Giuliano Gemma, Maurizio Merli, Bombolo, Klaus Kinski, i già citati Lando Buzzanca, Julie Christie , Tomas Milian . Quindi  John Mills. Con Cochi e Renato mi divertii tanto girando il film a episodi Tre Tigri contro Tre Tigri , nel primo episodio c’ero io, in un altro Dalila Di Lazzaro.
Volevo aggiungere che adoro la Puglia: ho lavorato al teatro Petruzzelli, da quelle parti c’è un ristorante dove si mangia benissimo poi mi piace Lecce e non vedo l’ora di villeggiare in Salento posto meraviglioso! “

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