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Al Circolo della Vela. Presentato il nuovo romanzo del giudice Gianni Mattencini .”Pericoloso scoprire certi “Segreti degli altri”: si rischia di andare oltre la verità”

isegreti degli altri Gianni Mattencini

di Romolo Ricapito

 isegreti degli altri Gianni MattenciniPresentato ai soci del Circolo della Vela il 3 giugno a Bari il romanzo di Gianni Mattencini edito da Perrone “I Segreti degli Altri“, 268 pagine, sedici euro.
Trattasi del secondo lavoro di questo autore, che nella vita svolge il ruolo di  magistrato.
Alla domanda a quale genere appartenga quest’opera, il giudice ha risposto di non volere  predefinire etichette specifiche, in quanto  esse servono perlopiù ai bibliotecari e ai librai, ai quali  certi standard fanno comodo per collocare i volumi negli appositi scaffali.
E quindi;  “i generi possono mescolarsi”.
Mattencini si è chiesto allora  a quale genere I Segreti degli Altri si avvicini maggiormente , questione più pertinente.
Pur essendo presente all’interno del romanzo un omicidio , esso non è un noir, ma un “romanzo di formazione” ambientato in una cittadina nei dintorni di Bari.
Il molo è la location preposta all’intreccio.
Il tema letterario è il rapporto tra ciò che dovrebbe esistere tra il diritto a tenere riservata un’esperienza importante  riguardante la propria persona  e la reciproca esigenza  a conoscere la vita degli altri, ” ha spiegato l’autore .
L’intreccio riguarda   due persone che provano attrazione reciproca  e dunque desiderano consumare la conoscenza della personalità dell’altro.
Più un individuo ha delle ritrosie a rivelarsi, maggiormente si è stimolati, dall’altra parte,a scalfirne la corteccia che affascina e nello stesso tempo attrae.
Infine Mattencini ha rivelato a sorpresa che i protagonisti di questa “regola dell’attrazione” sono due uomini: Donato e Romeo.
Il secondo nasconde un segreto piuttosto pesante.
A questo punto Mattencini ha lanciato un monito: scoprendo certi segreti si corre il rischio di afferrare più di quello che ci serve per realizzare il “fine” di un rapporto.
La storia è ambientata nel 1964, con un prologo che avviene quattordici anni prima.
Uno dei protagonisti, Donato Merari, è laureato in giurisprudenza e la sua età è sui 24. L’altro, Romeo Sitri , ha circa 33 anni.
Alla domanda “perché scrive narrativa?”, Mattencini ha replicato che anche un giudice avverte il bisogno di farlo.
Questo perché ciò che scrive nello svolgere la sua professione non appaga  il bisogno di soffermarsi su talune esperienze umane .
Dunque lo scrittore-giudice ha citato il portoghese Pessoa il quale parlava di eteronimia nel contesto del  creare un personaggio  col quale entrare in relazione. Per quanto riguarda i sentimenti delle persone, ” essi sono materiale che i magistrati maneggiano giornalmente, avendo a che fare con la vita degli individui , i loro comportamenti e sentimenti”.

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