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Al BIF&ST, Francesca Archibugi racconta del suo secondo film “Verso sera” con Marcello mastroianni – di Clelia Conte

Francesca Archibugi e Enrico Magarrelli
Francesca Archibugi e Enrico Magarrelli

di Clelia Conte

Foto di Francesco Guida

Marcello Mastroianni in "Verso Sera"
Marcello Mastroianni in “Verso Sera”

Si presenta al Petruzzelli in modo semplice, con una maglietta nera, una gonna corta a fiorellini e stivaletti bassi, sembra una studentessa universitaria e invece è una brava regista, Francesca Archibugi, con il moderatore dell’incontro, Enrico Magarelli, ha narrato dell’incontro e del rapporto con Marcello Mastroianni, protagonista del suo secondo film “Verso Sera” del 1990. Il film, è stato proiettato prima del dibattito.  Aveva pensato, per questo lavoro, ad un personaggio che era l’archetipo dell’intellettuale come Vittorio Gassman ma il suo produttore, Leo Pescarolo, insisteva affinchè prendesse in considerazione Marcello Mastroianni. Secondo la giovane regista, non sarebbe stato credibile Marcello come intellettuale (Prof. Bruschi) che suona il violoncello.  Quando poi lo incontrò, passarono assieme molte ore chiusi in ufficio fino a cena, chiudendo la serata con otto grappe. Così si convinse a dare a lui la parte.

Francesca Archibugi al Petruzzelli per il Bif&st
Francesca Archibugi al Petruzzelli per il Bif&st

“Aveva un rapporto speciale con tutti”– ha affermato la Archibugi parlando di Mastroianni- “il primo giorno lo trattavano tutti con reverenza, si rivolgevano a lui come al Sig. Mastroianni che dopo qualche ora divenne “Marcé”!. Dopo tanti anni la regista ha dichiarato di essersi resa conto di quanto le abbia insegnato in quel periodo Mastroianni. A pranzo, si ritrovavano tutti nel suo camerino per mangiare assieme perché lui, nella sua umiltà amava stare in compagnia. Lui faceva sul set tutto ciò che gli si diceva di fare e non creava mai problemi. Francesca lo accompagnava a imparare a tenere il violomcello e Marcello  pensava che potesse essere utile osservare la scrittrice andando a cena da lei, Suso Cecchi d’Amico che era sorda da un orecchio proprio come il suo personaggio. La regista ha ammesso che nel suo film anche se fra gli ultimi girati da Mastroianni, l’attore fosse molto bello e che non amasse il fatto che gli altri registi lo imbruttissero infagottandolo anche se lui si divertiva.

Francesca Archibugi, Clelia Conte(direttrice di Gazzetta dal Tacco) e due ammiratrici
Francesca Archibugi, Clelia Conte(direttrice di Gazzetta dal Tacco) e due ammiratrici

Francesca Archibugi ha in progetto, un film tratto da “Gli sdraiati” di Michele Serra che  è una lunga lettera scritta a suo figlio: “con lo sceneggiatore Francesco Piccolo abbiamo dovuto inventarci una trama e ci abbiamo messo un anno e mezzo.

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