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Bari: Bif&st al Petruzzelli Jean Gili ricorda Scola assieme ad alcuni attori che hanno lavorato con lui- di Clelia Conte

Petruzzelli, primo appuntamento Bif&st 2016
Ettore Scola
Felice Laudadio introduce l’incontro

Sabato 2 aprile 2016

di Clelia Conte

Foto di Francesco Guida

Primo appuntamento al Teatro Petruzzelli per parlare di Ettore Scola col Professor Jean Gili, critico cinematografico  e storico del cinema, esperto di cinema italiano che ha coordinato l’incontro assieme ad un gruppo di attori che hanno lavorato col grande regista recentemente scomparso. Gili ha ricordato quanto Scola fosse professionalmente capace nel suo mestiere e come tutti lavorassero bene con lui: “L’ho chiamato pochi giorni prima che si spegnesse e mi disse che ci saremmo visti a Bari, tra poco più di un mese e invece Ettore non c’è”.

Andrea Occhipinti e
Andrea Occhipinti e Anita Zagaria

Gli attori presenti: Antonella Attili, Andrea Occhipinti, Francesca d’Aloja, Daniela Poggi, Rolando Ravello, Anita Zagaria, Massimo Wertmuller e Valeria Cavalli. Quest’ultima ha parlato della sua esperienza col regista sostenendo di aver recitato con lui senza rendersene conto e arrivando a recitare in modo naturale. Scola tirava fuori il meglio di ogni attore.

Andrea Occhipinti, attore e produttore, ha interpretato Carlo giovane, (quello più anziano era Gasman),nel film “La Famiglia” sostenendo di aver vissuto il suo ruolo scivolando nel personaggio. Il regista aveva creato un’atmosfera come se fosse una vera casa: “ dentro, ci facevamo anche il caffè!” ha sostenuto Occhipinti, “quando vinse il David di Donatello, disse che voleva dedicarlo ai ladri del suo appartamento perché assieme ad altre cose gli avevano preso i suoi David pensando fossero d’oro ma accortosi dell’ingannevole metallo di poco valore, lo restituirono sotto il terreno del suo giardino con un biglietto: “questi non ci servono, forse sono più utili a lei”. “Quando ho lavorato, quando ho creato la produzione, Ettore mi ha sempre incoraggiato” ha concluso l’attore.

Vale
Valeria Cavalli e Jean Gili

Durante le riprese del film “La Cena”, Daniela Poggi, ha ricordato come il regista per due mesi in un set –ristorante scherzava mettendo a proprio agio gli attori e studiando tutti i loro movimenti. “Per tanti anni ho cercato di essere in un suo film. Era un uomo affascinante elegante e profumato”.

Francesca d’Aloja , ne ha elogiato l’intelligenza spiritosa e acuta che la emozionava sentendosi fortunata a stare con quella persona speciale.

Anita Zagaria: “Io ero intimidita da lui perché aveva un senso dell’umorismo tagliente”. In seguito con Antonella Attili, simpaticamente  hanno ricordato che sul set si diceva che “non si erano mai viste due

Rolando Ravello
Rolando Ravello

attrici così racchie nei film di Scola!”. Quest’ultima ha parlato del regista come il meno autocelebrativo con il quale avesse mai avuto a che fare: “Aveva un modo suo di definire le cose con aggettivi particolari”. Al suo provino le diceva di camminare e di girare di qua e di là ma non andò bene. L’attrice fu da lui chiamata dopo averla vista in un film dicendole che era migliorata.

Rolando Ravello, nelle sue memorie su Ettore Scola, ha ricordato durante le prove trucco che voleva sempre imbruttirlo. “mi ha fatto i regali più belli della mia vita”, ha sostenuto Ravello, “Ettore propagava amore”.

Massimo Wertmuller ha spiegato come fosse un “modello di comportamento a cui ti rifacevi” e che quando uno come lui muore, non possa essere rimpiazzato.

L’incontro è stato piacevolmente seguito dalla presenza di molte persone che hanno poi applaudito per qualche minuto la famiglia presente di Ettore Scola, il Presidente del Bif&st (Bari international film festival) sin dal primo anno.

Francesca d'Aloja
Francesca d’Aloja

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