Suffragette non è il film di Mary Poppins- di Clelia Conte Attualità Cinema Storia 11 Marzo 20167 Marzo 2017 In occasione della giornata dedicata alle donne, l’ANDE di BARI privilegia il cinema per festeggiare condividendo il film Sarah Gavron “Suffragette”. Il film toccante che fa riflettere. di Clelia Conte L’8 Marzo, giornata dedicata alle donne, L’ANDE (associazione nazionale donne elettrici) di Bari, ha pensato di invitare le sue iscritte, e non solo, al cinema-teatro Splendor, per festeggiare la giornata con la visione del Film “Suffragette”, di Sarah Gavron dove le protagoniste, preferiscono essere ribelli piuttosto che schiave! Sarah Gavron, regista del film “Suffragette” Mode, interpretata da Carey Mulligan, lavora in fabbrica Londra, 1912. Maud Wattatts (interpretata da Carey Mulligan), è una 24enne occupata nella lavanderia industriale di Mr. Taylor, un uomo senza scrupoli che abusa delle sue operaie. Alcune di loro combattono da anni a fianco di Emmeline Pankhurst (Meryl Streep), fondatrice del movimento femminile delle Suffragette e ricercata della Women’s Social and Political Union. Le Militanti combattono solidalmente per i loro diritti e per il loro diritto al voto. Purtroppo vengono tradite dai giornali, che hanno timore della censura, e dai politici, che le ritengono folli. Così decidono, unite, di usare la violenza senza coinvolgere le vite umane, lanciando pietre contro le vetrine, bombe a degli edifici, pur di far rumore e dare vita ai loro sogni. Mode (Carey Mulligan) Nella scena, Mode viene arrestata Maud Wattatts, la protagonista, avvicinatasi timidamente alle Suffragette, diventa presto una militante appassionata e decisa a vendicare le violenze sulle operaie e a riscattare una vita alle dipendenze degli uomini (il marito ed il titolare di fabbrica). Arrestata più volte, perde il lavoro e viene ‘ripudiata’ dal coniuge che la caccia di casa. L’uomo in seguito darà in adozione a una famiglia borghese il loro bambino. Rimasta sola Mode diventa ancora più forte nella lotta politica. Nella scena, Mode porta il bambino dalla farmacista, Edith Ellyn, per una visita di controllo Carey Mulligan è brava e si intercala nel personaggio di Mode in maniera eccellente dimostrando sensibilità nell’interpretazione in tutte le sue evoluzioni: trasmette perfettamente gli stati d’animo della protagonista. Anne-Marie Duff interpreta l’operaia Violet Miller, che coinvolge Mode con l’aiuto della farmacista Edith Ellyn (Helena Bonham Carter). Mode e Violet (Anne-Marie Duff) Quest’ultimo personaggio, si ispira a Edith Garrud professionista delle arti marziali che organizzò dal 1913 dei corsi riservati esclusivamente alle donne incoraggiandole a difendersi dai poliziotti durante le manifestazioni duramente represse. Edith Garrud interpretata da HelenaBonhamCarter Edith Garrud (1872-1971) Non si smentisce il talento di Meryl Streep che incarna vivacemente la figura Emmeline Pankhurst in una breve apparizione poichè la regista ha preferito dare spazio alle donne semplici, le operaie che si sono sacrificate e delle quali non si conosceva la storia. Meryl Streep- Emmeline Pankhurst (1858-1928) La regista britannica Sarah Gavron ha dato a questo lungometraggio una visione di denuncia molto forte. Abbiamo visto infatti la storia della rivoluzione femminile in modo molto più crudo di come ce lo immaginavamo perché “Suffragette”, non è il film di Mary Poppins con la bella Glynis Johns. lynis-johns suffragetta nel film di Mary Poppins L’attrice, infatti, nel film del 1964 interpretava una donna borghese e sorridente che beve il tè e sfila serena con le colleghe, tutte eleganti con la fascia al petto. In questo film invece ci troviamo dinnanzi ad un’altra versione dei fatti perché Abi Morgan, la sceneggiatrice, ha fatto una precisa ricerca negli archivi, trovando testimonianze nelle lettere e nei diari più intimi di donne che, come la protagonista, sacrificarono la loro vita privata per affermare i loro ideali. Nel film, Emily Davison (impersonata dall’attrice Natalie Press), muore lanciandosi sotto il cavallo del re Giorgio V riuscendo ad attirare l’attenzione della stampa mondiale. Clamorosa scena reale, dell’incidente tragico, causato da Emily Davison, che si fece travolgere dal fantino del re Il Diritto al voto al gentil sesso è stato conquistato in Inghilterra nel 1918, in Italia nel 1945. La Svizzera, vista da noi italiani come un Paese ricco ed evoluto ha concesso il voto solo nel 1975 e l’ Arabia Saudita dal 2015. La strada da percorrere per affermare dignità e rispetto alle donne in tutto il globo terrestre però è ancora molto lunga. Grazie a Sarah Gavron per averci fatto ancora riflettere sulla condizione femminile! Grandi saranno le “Suffragette” del 2000 che lotteranno ancora per conseguire i loro ideali.