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BARI – “A” come Amato “V” come Valentino

L'AMORE NON FA SOFFRIRE
L’AMORE NON FA SOFFRIRE

a cura di Fabia Tonazzi

Come è vissuto l’amore nel 2016?

Si sente ancora la necessità di imparare ad amare o è talmente semplice da non aver bisogno di libri, guide, riferimenti e tutto quello di cui fino ad oggi è stato detto e dimostrato quando si parla d’amore?

Sicuramente “l’amore” è un tema ricorrente che ogni anno è discusso, descritto e valorizzato attraverso racconti, trasmissioni, rappresentazioni teatrali, canzoni ad un punto che lo stesso giorno di “San Valentino” ha perso quasi di significato.

Più si parla dell’amore e più si perde il senso che questa parola racchiude: “affetto intenso, sentimento di profonda tenerezza o devozione: amore paterno, materno, fraterno, filiale; sentire, provare amore per, verso qualcuno |essere tutto amore, essere pieno di benevolenza |amore di sé, egocentrismo”, ma anche “vivo interesse, desiderio, passione nei confronti di qualcosa: (http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=amore  )maxresdefault

                                                 ETTORE AMATO –  https://www.youtube.com/watch?v=gJYuk-ZsZKAhttps://www.youtube.com/watch?v=gJYuk-ZsZKA

Provate oggi nell’era del consumismo a chiedere a voi stessi “Per cosa provo un forte desiderio?” oppure “Quali sono le mie passioni?” Potrebbe essere molto sconcertante scoprire che quelle che credevate essere le vostre passioni tempo fa, oggi non esistono più…

Se è vero che viviamo in un mondo dove tutto è precario, incerto e in continua evoluzione dalla tecnologia al matrimonio (ad esempio le tipologie di coppie che possono avere un bambino…) è altrettanto vero che questo ritmo sempre più frenetico conduce verso la perdita dei valori, della memoria, di noi stessi.

Il giorno di San Valentino regalatevi un attimo di relax, “rispolverate le vostre vere o presunte passioni” e regalatevi un libro potreste esclamare anche voi “Leggo per legittima difesa” citando Woody Allen!

Scegliete un libro che vi ricordi cosa è per voi l’amore, leggete per difendere legittimamente il vostro modo di amare e confrontatelo con l’esperienza dello scrittore Ettore Amato (https://www.facebook.com/amato.ettore?fref=ts) famoso per il suo sito www.amoremaleducato.it/  dal quale è nato il libro “L’amore non fa soffrire”.

In fondo un po’ tutti abbiamo “amato”  senza essere “Ettore” ( gioco di parole ) e se ci si mette in discussione, questo libro potrebbe suggerirvi la strada da percorrere per raggiungere la serenità in amore. Se è vero che “ l’amore non fa soffrire ”cosa cambiereste una volta letto il libro, nella vostra vita? Durante una breve intervista ad Ettore Amato, ciò che traspare dalle sue parole è un grande entusiasmo verso la vita e soprattutto quanto sia importante essere felici prima con se stessi e poi successivamente con gli altri se non si vuole “cadere nella trappola dell’amore maleducato”.

 

Ettore qual è il tuo motto nella vita e di cosa ti occupi principalmente?

 

Ettore:  << Cerco di rendere felici le persone. Vorrei che tutti vivessero l’amore in maniera più sana e produttiva di felicità. Il mio motto “Non è l’amore a fare soffrire, ma la sua mancanza”

Sono sempre stato un sognatore ad occhi aperti e la scrittura permette di creare mondi fantastici e rendere concrete le idee. Aiuto le persone e questo mi rende felice. Non lo vedo come un lavoro, ma dietro il blog, i corsi, le consulenze ed il libro ci sono anni di studi, impegno costante, notti insonni e tanta passione. La mia vita è cambiata, meno tranquilla sicuramente, ma molto più piena e soddisfacente >>

 Se volete saperne di più è possibile incontrare Ettore Amato a Bari il 9 febbraio per una presentazione del suo libro alle ore 16.30 nell’accogliente locale Mamapulia in via Roberto Da Bari 150  https://www.facebook.com/Mamapulia-Fooddrink-1466272453658626/

Se avete domande sull’amore questa è l’occasione giusta che può cambiare la vostra vita !

“Divido tutti i lettori in due classi; coloro che leggono per ricordare e coloro che leggono per dimenticare” (William Lyon Phelps)  …E voi a quale categoria appartenete?

 

 

 

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