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Referendum anti-trivelle, per trivellare a norma di Legge!

Disastro ambientale Golfo del Messico

Il solito cambiare tutto per non cambiare niente.

di Fabio Leli

Il referendum anti-trivelle si farà. E le trivellazioni? Il Governo pare rassicurare nessuna nuova trivellazione anche se l’articolo 38 dello Sblocca Italia, anche detto “Sblocca-Trivelle”, le ritiene di “carattere di interesse strategico e sono di pubblica utilità, urgenti e indifferibili.” Quello che è certo è che su sei quesiti referendari, la Corte Costituzionale ha ammesso solo quello sulla durata delle esplorazioni e delle trivellazioni dei giacimenti lì dove le autorizzazioni siano già state rilasciate. In breve, il quesito prevede che i permessi e le concessioni già rilasciate abbiano la “durata della vita utile del giacimento”, quindi una norma che né bloccherà le trivellazioni come quelle al largo delle Isole Tremiti, né farà da deterrente.

E’ stato già dimenticato il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon che ha sversato milioni di litri di petrolio nelle acque del Golfo del Messico? Quindi coloro che esultano per questo referendum dovrebbe tornare con i piedi per terra. E mentre l’Europa ci chiede di passare alle fonti rinnovabili, tale referendum né invertirà la rotta di un Governo sempre più fossile, né interromperà trivellazioni e gasdotti. Dunque, il popolo sarà portato a votare, ma per cosa? Intanto gli interessi dei grandi gruppi industriali del petrolio sono sempre più difesi.

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