di Clelia Conte

Sono andata con il nostro fotoreporter, Francesco Guida, a salutare il  Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che ha tenuto una conferenza stampa per augurare a tutti un anno con delle prospettive migliori. Con ambizione ha dichiarato di aver avuto un periodo di “addestramento” nei primi ( duri ) sei mesi di governo ed ha affermato di voler migliorare molto di più. Mi rivolgo a lui:

“Caro Michele, io voglio credere a ciò che hai dichiarato a noi giornalisti perché conosco la Tua tenacia.      Hai parlato di buone prospettive per l’ ambiente e per nuovi posti di lavoro, di proposte per il rilancio dell’agricoltura e del turismo. L’attività di sostegno di cui Tu dicevi, forse è una briciola ma hai sostenuto che ciò “ha consentito di uscire dalla crisi”.  Ora non voglio fare polemica ma dalla crisi noi cittadini (non meno noi categoria giornalisti) non siamo usciti per nulla. Forse c’è una lieve percezione di ripresa economica dovuta al fatto che i pugliesi si sono ingegnati ad inventarsi dei lavori nuovi! I più creativi, si, ma gli altri? Quelli che non sono capaci di inventarsi l’impossibile e che andrebbero stimolati e aiutati, quelli che hanno perso il lavoro e che a cinquant’anni non li vuole più nessuno. E i problemi gravissimi legati ai servizi sanitari? Non son certo da meno.

Caro Presidente, non spostiamo la lancetta solo sulle valanghe di extracomunitari che arrivano sulle nostre coste. La miseria è tra noi e le persone che hanno dignità, purtroppo, non vanno vicino ai semafori a piangere per farsi dare cinquanta centesimi. Bisogna aiutare gli immigrati, ma per poter aiutare loro devono stare bene i cittadini del territorio. Ora succede il contrario: i nostri figli stanno emigrando in Inghilterra, in Germania ed in un qualunque altro paese che gli possa dare un lavoro. Stiamo pian piano facendo spazio a questa povera gente disperata e perderemo così anche la nostra identità. Siamo arrivati ad un traguardo insostenibile.                                                                                 

Le ultime generazioni, stanno crescendo in una società confusa e caotica, Taranto continua ad essere immersa nei fumi che ammazzano adulti e bambini, il paesaggio naturale delle nostre coste anno per anno viene distrutto, abbiamo permesso di abbattere centinaia di ulivi (anche non ammalati) ed ora forse… Presidente è giusto che tu ci dia un prospetto felice per il nuovo anno, io sono fiduciosa in ciò che farai con la tua giunta, ma non ci tradire!

Ti auguro di cuore, per il 2016, di lavorare per migliorare e rendere competitiva la nostra Puglia”