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LA CITTA’ VISIBILE II EDIZIONE: UNA CITTA’ CHE SUONA

                                                                                                                       FOTO di FRANCESCO GUIDA
Bari 6-8 Novembre 2015: Conferenza Stampa al Comune di Bari

di ROMOLO RICAPITO

Bari, 3 novembre-

 Presentata in conferenza stampa presso il Comune di Bari la Seconda Edizione del Festival La Città Visibile- Una Città che Suona, che avrà luogo dal 6 all ‘8 novembre 2015 presso alcune  scuole,  biblioteche, librerie, Il Reparto pediatrico del Policlinico, l’Officina degli Esordi, la Città della Scienza, il Museo del Cinema e il Teatro Kismet.

La  Presidente della Fondazione Città Bambino Maria Cascella ha salutato e ringraziato gli intervenuti ricordando che l’anno  scorso l’argomento portante del Festival fu la letteratura per bimbi e ragazzi.
Quest’anno invece terrà banco la musica, non solo    la  più consona  ai giovanissimi, ma  quella  che loro stessi eseguiranno dal vivo con propri strumenti.
La dott.ssa Antonietta Riccio della Regione Puglia ha portato i saluti dell’assessore Loredana Capone, specificando che il Festival della Città Visibile è sostenuto dalla Regione Puglia  che aveva  già precedentemente finanziato la fondazione Città Bambino.
 L’evento  è sostenuto, nella fattispecie, dall’assessorato al Turismo e alla Cultura.
Rosy Paparella, garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Puglia, ha indicato  come  questa manifestazione sia  l’apripista di una serie di iniziative che culmineranno il 20 novembre prossimo venturo con la  Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Tale specifica iniziativa infine si inserisce coerentemente nell’elenco Eventi dell’assessorato della Regione Puglia .E’ inoltre importante testimoniare che i bambini sono titolari di diritti e altrettanti  protagonisti nella Promozione della Cultura, dando il “la” all’uscita dalla crisi con le loro idee e competenze incredibili, che di solito vengono esercitate al chiuso.
La novità è estendere in tutta la città  e in vari spazi la capacità creativa dei bambini.
Luigi Morleo , il direttore artistico del Festival, nell’illustrare gli appuntamenti, davvero  numerosi, si è speso nell’affermazione che occorre creare o ricreare occasioni che favoriscano la scoperta della musica da parte delle giovani generazioni, sfruttando e valorizzando le loro passioni.
Ecco dunque i bambini impegnati al Conservatorio o in scuole a indirizzo musicale formative di musicisti in erba.
E’ utile una giusta analisi per individuare gli strumenti musicali più opportuni per la loro socializzazione.
Esperti di  scuola materna ed elementare perciò li aiuteranno a costruire degli strumenti, anche se in forme semplici e  rudimentali, purché venga data l’idea dell’utilizzo del materiale del mezzo acustico.
Il 6 novembre ( venerdì) ad esempio, le scuole accoglieranno tre musicisti: la cantante Tiziana Portoghese, il percussionista Vito Cascella e l’altro percussionista Maurizio Vurchio . Il tutto confluirà in un Workshop Musicale da tenersi alla Casa di Pulcinella e che vedrà all’opera Vincenzo Guerra e Vitantonio Gasparro (altri percussionisti) che introdurranno alla rumoristica.
Al pomeriggio ci assisterà  all’entrata in corsia presso l’Ospedale Giovanni XXIII per  l’iniziativa “Musica in Corsia” che impegnerà il trio Mgm composto da flauto, violoncello e marimba rispettivamente con Matia Vlad Morleo, Mauropaolo Monopoli, Vitantonio Gasparro.
Tale trio proporrà colonne sonore anche di  serie televisive affini al mondo dell’infanzia.
Il tutto si concluderà con il Progetto Yamaha, avente luogo alla Biblioteca dei Ragazzi : trattasi dell’illustrazione pratica di un metodo sperimentale per la didattica dello  studio della musica.
Ci sarà anche una band della scena hip hop, la Think About It: dunque il festival terrà conto di tutte le tendenze attuali e conformi ai gusti dei più giovani.
L’assessore alla Cultura Silvio Maselli ha infine ringraziato la Fondazione Città Bambino e uno per uno  i suoi partner : “diamo vita a una istituzione che non è solo costituita da quella pubblica sul Territorio, ma anche a qualcosa che riguarda gli operatori privati, indici della  ricchezza e ricercatezza  della proposta e sempre del Territorio, che operano in mestieri connessi all’arte.” Maselli ha dunque ringraziato il garante per i diritti dei bambini e la Regione Puglia, infine la collaborazione del Ministero dei Beni artistici e culturali e del turismo. “Bari deve incamminarsi nel solco di una maturità musicale che spazi dalla musica classica al jazz”. E    ha ricordato che il Conservatorio N. Piccinni è il secondo in Italia dopo Milano come numero di iscritti (circa un migliaio).
Ancora; Bari è  sede da sempre di teatri importanti, accennando  al fatto che anche il Margherita sarà presto recuperato alla sua funzione pubblica.
“Le iniziative culturali hanno senso se coinvolgono tutte le categorie di pubblico”: con una sorta di presa di  coscienza l’assessore  Silvio  Maselli ha  criticato  certa sinistra che cataloga i gusti altrui negativamente , quelli  cioè che esulerebbero da una innata raffinatezza connaturata ai gusti di una certa  élite  , definendoli  “feccia”:  atteggiamento ormai  da superare.
Ma da superare è anche quella  cultura che fece  in modo che Bari vecchia, dal piano Urban in poi, diventasse un percorso di consumo e non di idee .Questo  falsato sviluppo urbano (che ha devastato un pezzo d’identità collettiva) va combattuto. E’ possibile allora differenziare in più luoghi (quattro angoli della città, come il progetto della “Città Visibile”) musiche diverse rapportabili a differenti  gusti musicali.

Il tutto si concluderà il 13 novembre con un concerto della Big Band del Conservatorio “N. Piccinni”.

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