40 anni dalla morte di Pasolini: non si dimenticherà mai! Cultura 3 Novembre 201512 Gennaio 2019 di CLELIA CONTE Ho osservato un reportage su Pier Paolo Pasolini eccellente, su Rai Uno. Mi ha fatto molto riflettere perché il dotto metteva tutto in discussione e rendeva difficile al giornalista, quasi un impresa, poterlo intervistare in modo fluido e lineare. Lui era l’intrigo del pensiero ed ogni sua frase ti costringeva alla riflessione. Fuori dalle righe, provocatore, trasgressivo e coraggioso. I suoi film e le sue opere non si possono dimenticare: una mente che tutto ciò che esprime è sapientemente mirato a colpire l’interlocutore, il lettore o l’ascoltatore. Il pensiero di Pasolini può essere straordinario quanto strano. In sua memoria ho voluto riportare alcune delle sue frasi storiche: Adriana Asti e Pierpaolo Pasolini Sul successo: – per me non è niente, è l’altra faccia della persecuzione, è sempre una cosa brutta per un uomo- Politica seria: – il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia. – Disse dei napoletani : –Io so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. È un rifiuto sorto dal cuore della collettività contro cui non c’è niente da fare.Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all’ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili ed incorruttibili.– Sulla libertà: –La libertà sessuale è necessaria alla creazione? Sì. No. O forse sì. No, no, certamente no. Però… sì. No è meglio no. O sì? Ah, incontinenza meravigliosa! (Ah, meravigliosa castità) Sulla donna in TV: – qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d’importanza minima, come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti. Oppure viene adoperata ancillarmente come “valletta” (al “maschio” Mike Bongiorno e affini) Sui contestatori: Basta ai giovani contestatori staccarsi dalla cultura, ed eccoli optare per l’azione e l’utilitarismo, rassegnarsi alla situazione in cui il sistema si ingegna ad integrarli. Questa è la radice del problema: usano contro il neocapitalismo armi che in realtà portano il suo marchio di fabbrica, e sono quindi destinate soltanto a rafforzare il suo dominio. Essi credono di spezzare il cerchio, e invece non fanno altro che rinsaldarlo. Sulla libertà sessuale: – Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore.– Solo leggendo una piccola fetta del suo intelletto si può scorgere il sapore amaro del suo concetto di vita, tanto crudele quanto veritiero. Inviterei tutti i giovani a scoprirlo per arricchire il proprio bagaglio culturale. Io purtroppo un tempo non lo sapevo apprezzare.