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MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO : INVITA A RIFLETTERE SUL FUTURO DELL’ EUROPA

foto sguardo al futuro (2)                                                                                 Ubaldo Villani Lubelli (ricercatore Università del Salento e giornalista)  

Il 21 aprile scorso presso il Museo Archeologico (MUSA) dell’Università del Salento a Lecce si è svolto l’incontro “Sguardo al futuro”. Riflessioni e proposte a un anno dalle elezioni europee”, organizzato dalla sezione di Lecce del Movimento Federalista Europeo e a cui hanno partecipato Pier Virgilio Dastoli, presidente del CIME, e Giorgio Anselmi, Presidente Nazionale del MFE.

L’incontro si è aperto con i saluti della prof.ssa Grazia Semeraro, Università del Salento, e della dott.ssa Grazia Maria Signore, Direttore del MUSA. Il dibattito è stato introdotto dalla dott.ssa Simona Ciullo, Segretaria regionale MFE-Puglia e moderato dal dott. Ubaldo Villani Lubelli, Università del Salento.

L’idea di questo dibattito a un anno dalle elezioni europee è nata dalla convinzione che le elezioni europee del maggio del 2014 hanno rappresentato, per almeno due ragioni, un passaggio fondamentale della storia recente dell’Unione Europea. È stata infatti la prima volta che si è avuta la designazione del candidato presidente della Commissione europea da parte dei partiti politici. Non era mai accaduto che i cittadini europei, votando un determinato partito, potessero scegliere anche di votare per un preciso candidato alla Presidenza Commissione. Come ha ricordato Pier Virgilio Dastoli durante il dibattito, c’è, tuttavia rammarico sia per la scarsa percezione da parte dell’elettorato di votare per uno dei cosiddetti Spitzenkandidaten sia per la mancanza di veri e approfonditi dibattiti tra i candidati alla presidenza della Commissione.

Le elezioni europee dello scorso anno sono state estremamente importanti anche per un altro motivo. Per la prima volta il dibattito politico è stato dominato dalla discussione sull’Euro, quella che Giovanni Moro, ha giustamente definito “moneta della discordia”. Un anno dopo si può certamente sostenere che la moneta unica è più forte (lo stesso dibattito sull’opportunità o meno di abbandonare l’Euro è scemato), grazie soprattutto al lavoro di difesa e rafforzamento dell’Euro da parte del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.

Durante il dibattito si è anche sottolineato l’importanza di una collaborazione italo-tedesca in Europa. Il raggiungimento di una solida unità politica federalista, intesa come unica vera possibilità di far fare all’Unione Europea il necessario salto di qualità, passa inevitabilmente da un’iniziativa dei governi di Roma e di Berlino perché Italia e Germania, rispetto agli altri grandi Paesi europei, hanno un’identità nazionale che precede la nascita del loro stato.

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